CATANIA – Tre colpi di fucile sparati per gelosia. Ha confessato l’uomo che ieri ha tentato di uccidere Rosario Alì, 54 anni, a San Giovanni La Punta.
In poche ore, dunque, si è chiuso il cerchio sulle indagini. I carabinieri della compagnia di Gravina, in provincia di Catania, dopo aver studiato le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza e dopo aver ascoltato proprio la vittima, sono risaliti all’identità dell’uomo che ha imbracciato il fucile.
Antonino Finocchiaro, cinquantasette anni, di Viagrande, ex cognato della vittima, quando è stato messo alle strette, dopo una perquisizione in casa, ha confessato. “Sono stato io e l’ho fatto per gelosia”. E ha anche consegnato l’arma del delitto: un fucile semiautomatico Beretta modello 302 calibro 12, regolarmente tenuto in casa.
Il giardiniere, dipendente comunale, di San Giovanni La Punta è stato ferito ieri mattina, lo ricordiamo, sotto casa, tra via Duca D’Aosta e via Pisa. La vittima, intorno alle 6. stava salendo in macchina quando sono stati esplosi i colpi. Alì è stato ferito alla spalla sinistra, poi è stato ricoverato.
Dimesso nel pomeriggio, la vittima ha fornito l’identità dell’uomo ed è scattata la caccia. Dopo poche ore il cinquantasettenne è andato in caserma a Viagrande e si è costituito, “sono stato io”. Per lui sono scattate le manette e adesso si trova nel carcere di piazza Lanza.