Broncopatia cronica, rifiutata prescrizione in rimborsabilità. Perchè?

Broncopatia cronica, rifiutata prescrizione in rimborsabilità. Perchè?

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Nino Rizzo

Mia madre di 75 anni, ex fumatrice, diabetica, affetta da emiparesi dx in esito ad ictus cerebrale, da circa 2 anni soffre di BPCO (broncopatia cronica ostruttiva) per la quale le è stata prescritta terapia con broncodilatatori e cortisonici per via inalatoria da parte di uno specialista pneumologo privato. Purtroppo il suo medico di famiglia contesta questa prescrizione rifiutandosi di concederla in rimborsabilità dal SSR perché, a suo dire, necessiterebbe l’esecuzione di un esame spirometrico per confermare la diagnosi di BPCO. Chi ha ragione? (M.R.)

Il suo medico di famiglia non ha interpretato bene le disposizioni di Legge e quindi ha torto se non prescrive la terapia suggerita per la mancata esecuzione della spirometria. La BPCO è una patologia a forte impatto epidemiologico per la quale si utilizzano farmaci di costo elevato. Nel 2015 la Regione Sicilia ha redatto un PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per regolamentare diagnosi e terapia di tale affezione, facendo finalmente ordine in una giungla interpretativa che comportava confusione e frequenti inappropriatezze. Relativamente alla diagnosi della BPCO nel PDTA si afferma infatti, in maniera chiara e precisa, che per fare diagnosi di BPCO occorre obbligatoriamente l’esecuzione di un esame spirometrico con prova di broncoreversibilità. Senza questo esame quindi il sospetto diagnostico di tale patologia non può trovare conferma e quindi il rischio inappropriatezza nella terapia è alto. C’è però una eccezione che è precisamente contemplata nel documento redatto dalla Regione Sicilia ed è proprio la situazione che si è verificata per sua madre. In caso infatti di soggetti affetti da patologie neurologiche o cognitive o che comportino comunque deficit statico-dinamico importante, l’esecuzione dell’esame spirometrico non è obbligatorio perché ovviamente non è possibile materialmente eseguirlo. Il suo medico di famiglia quindi dovrebbe meglio leggere questo documento e prescrivere tranquillamente la terapia suggerita dallo specialista pneumologo, anche in assenza di tale esame spirometrico, purchè ovviamente siano rispettati anche gli altri parametri riguardo ai dosaggi ed alla frequenza di posologia conformi alla diagnosi di BPCO.

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