Intervista a Paco Dècina: “Catania eccezionale teatro per la danza”

Intervista a Paco Dècina: “Catania eccezionale teatro per la danza”

CATANIA – Si concluderà oggi la kermesse diretta da Rossana Tortora dal nome Passi Dopo Passi – “Premio Città di Catania Danza e Cultura in Sicilia”, la settimana internazionale della danza che ha preso vita nella città lo scorso 14 settembre con la presentazione in anteprima della monografia sulla ballerina Svetlana Zakharova realizzata dal fotografo Pierluigi Abbondanza.

Punto cardine della manifestazione è il concorso internazionale di danza per gruppi, coreografi e giovani danzatori che si concluderà oggi con il Galà finale presso il Teatro Metropolitan di Catania.

Tra i giurati anche il coreografo di fama internazionale Paco Dècina, napoletano d’origine e francese d’adozione (vive a Parigi dal 1984). NewSicilia.it ha deciso di intervistarlo.

Si sta per concludere la kermesse Passi dopo Passi. Qual è il suo giudizio su questo evento che lega danza e cultura?

Il Premio Città Di Catania è stato un evento eccezionale che ha reso, per una settimana, la danza protagonista nella città di Catania animandola nei teatri e nei luoghi storici ed urbanistici, offrendo il movimento danzato al cuore della città.

Questi che si stanno vivendo sono tempi tosti, pieni di incertezza, in cui le nuove generazioni faticano a trovare prospettive. Quanto è importante la danza come espressione di questo stato d’animo di smarrimento per chi decide di fare il ballerino? Quanto sta cambiando in questo senso la danza come espressione dell’anima nei ragazzi?



La danza, come qualsiasi forma d’arte, è l’espressione dell’animo umano e seguendo l’evoluzione dei tempi e dei momenti storici apre un nuovo spazio e suggerisce nuove possibilità finora mai pensate per relazionarsi con se stesso e con il mondo.

Gli scorsi 17 e 18 settembre ha tenuto una Masterclass, Qual è l’aspetto dei ballerini che l’ha colpita di più?

Ciò che mi ha emozionato di più è sicuramente la voglia di approfondire la propria passione ed il coraggio di sapersi abbandonare al soffio della danza.

Cosa ci può dire, in conclusione, su Catania e la terra siciliana? Cos’è che l’ha emozionata maggiormente?

Quello che mi ha più affascinato camminando per le strade della città è vedere come i catanesi riescono, ad ogni istante a riattualizzare il presente con le memorie della loro terra.

Intervista di Giacomo Aricò, direttore di CameraLook