Catania, pagelle rossoazzurre. Attacco inconcludente, regge la difesa

Catania, pagelle rossoazzurre. Attacco inconcludente, regge la difesa

CATANIA – Solo un pari. I rossoazzurri potevano e dovevano fare di più nonostante le assenze ed il gran caldo. Del Catania affamato e grintoso illustrato da Sannino alla vigilia non si è avuta traccia ma, quantomeno, la squadra ha concesso pochissimo ad un avversario che nelle ripartenze poteva creare problemi. Timidi segnali di risveglio comunque. Analizziamo, giocatore per giocatore, le valutazioni attribuite da Newsicilia.it:

Luca Anania 6: Praticamente inoperoso per l’intera durata dell’incontro, infonde ugualmente sicurezza al reparto arretrato.

Gino Peruzzi 6: Spinge ed indietreggia quando necessario, lo fa con una certa puntualità. Spesso criticato in marcatura, stavolta non dispiace perché aumenta la soglia di attenzione.

Nicolas Spolli 6: Poche sbavature per il capitano, che soffre un po’ la velocità di Acosty nella ripresa ma tiene duro e non molla mai.

Norbert Gyomber 6.5: Una roccia a protezione di Anania. Sempre tempestivo, corre pochi rischi nell’arco dei 90 minuti. Insuperabile sia palla a terra che nel gioco aereo.

Fabian Monzon 5.5: Va a corrente alternata. Spinge complessivamente poco e, nel momento in cui deve contrastare il diretto rivale, in non poche circostanze va in sofferenza. Indeciso.

Michal Chrapek 5: Per caratteristiche può anche giostrare in cabina di regia. Il ruolo non lo ha interpretato al meglio, sbagliando numerosi appoggi, leggendo male diverse situazioni di gioco e correndo frequentemente a vuoto.

Alessandro Rosina 5.5: Si sacrifica ancora una volta a centrocampo, corre tanto ma non incide nell’economia della gara.

Raphael Martinho 5.5: l’impegno è fuori discussione, con qualche guizzo prova a dare linfa ad un Catania troppo timido ma anche lui si vede poco nella costruzione della manovra.

Sebastian Leto 5: Parte bene, cala alla distanza. Nella ripresa il pubblico lo fischia, lui invece applaude. Forse ha capito la lezione di Perugia, ma dalla performance sul rettangolo di gioco, buona volontà a parte, si evince un forte ritardo di condizione. Macchinoso.

Emanuele Calaiò 6: Si fa trovare spesso in posizione di fuorigioco ma sgomita, prova a giocare d’astuzia in area di rigore, è vivo. Peccato che i compagni non lo assistano a dovere.

Lucas Castro 4.5: Tanta corsa ma troppe volte s’intestardisce a far tutto da solo con le solite giocate individualiste. Fino a quando il Catania non giocherà di squadra, sarà dura risalire. Lo capirà prima o poi il ‘Pata’?

Ciro Capuano 6: Rileva Chrapek giostrando nell’inedito ruolo di centrocampista a protezione della difesa. L’esperto calciatore campano fa buona guardia, tamponando la spinta centrale modenese e servendo palloni utili.

Marcelinho 5: Subentra nel corso della ripresa a Leto, parte bene con qualche accelerazione, poi diventa un’entità ectoplasmatica.

Edgar Cani 5: In campo nel finale, spreca clamorosamente una ghiotta opportunità per andare a segno, temporeggiando troppo al momento del tiro.

Fonte foto: ilcalciocatania.it