ENNA – “Sono preoccupato: lo scuolabus è un servizio fondamentale e non è ancora chiaro se i nostri figli potranno usufruirne”. Parla così un genitore agitato, incerto riguardo all’organizzazione che dovrà adottare da ora in poi ogni mattina.
La nuova imposta comunale riguardante i servizi rivolti alla collettività, meglio conosciuta come Tasi, ha creato agitazione e contestazioni nei confronti dell’assessore al bilancio Vittorio Di Gangi, da parte di un gruppo di genitori imbufaliti presso la scuola Neglia.
Da qui è partito il gioco della “patata bollente” in virtù del quale Di Gangi attribuisce il disservizio al volere dell’opposizione che, durante il consiglio comunale, avrebbe fatto ostruzionismo all’applicazione del 2,5×1000 sulla tassa.
Allo stesso tempo i consiglieri del gruppo “Patto per Enna” hanno assicurato che il pulmino che porta i piccoli all’istituto, non era previsto dall’amministrazione già in principio. Proprio per difendere la loro posizione i consiglieri si sono recati davanti alla scuola Neglia per spiegare ai genitori le loro ragioni, affermando che già nel 2013 il servizio poteva essere gratuito se solo si fosse investito senza sperperare.
Si è creato così un vero e proprio botta e risposta con il sindaco, che è stato accusato di avere preceduto i membri dell’opposizione nel recarsi presso l’istituto Neglia, col fine manifesto di inaugurare l’anno scolastico quando invece avrebbe esposto le sue ragioni sul tema senza avere un contraddittorio.
Ciò che è chiaro è che i ragazzini non possono pagare il prezzo della cattiva politica e quindi si attende che le istituzioni abbiano le idee più chiare sul da farsi, in modo che i genitori possano capire come comportarsi.