CATANIA – Si è conclusa con l’arresto la folle corsa di Avraam Cercel, un rumeno di 22 anni, che la notte scorsa ha seminato il panico tra le vie del centro storico di Catania.
A bordo di una BMW ha cercato, come in un film d’azione, di “seminare” gli agenti che l’avevano fermato mentre sfrecciava a gran velocità lungo la corsia d’emergenza di via Acquicella.
Incurante del pericolo non ha esitato a speronare numerose auto, mettendo anche a rischio la vita di alcuni pedoni.
A bordo dell’auto, che risultava rubata, anche due donne e un bambino.
La sua folle corsa si è fermata in via San Jacopo, nel popoloso quartiere del Villaggio Sant’Agata; abbandonata la vettura ha proseguito la fuga a piedi e, quando, gli agenti, finalmente, sono riusciti a prenderlo, ha cercato di divincolarsi con ferocia.
I poliziotti, perquisendo la sua abitazione, hanno rinvenuto documenti falsi, refurtiva “di pregio” (telefoni cellulari, tablet), targhe di veicoli, punzoni per l’alterazione dei numeri di telaio e arnesi atti allo scasso.
L’uomo è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato per ricettazione, riciclaggio e falsità materiale.
Anche una delle due donne che ha accompagnato Cercel nella sua folle corsa è stata deferita per ricettazione.
Grande apprensione per il bambino: la storia raccontata dalle due donne non ha convinto i poliziotti. Secondo il racconto il piccolo sarebbe stato affidato alle loro “cure” perché i genitori sarebbero partiti per la Romania: ora il bimbo è stato affidato alle cure di una comunità, in attesa di accertamenti.