AGRIGENTO – “Il gesto di voler comprare Scala dei Turchi non rileva tanto sotto il profilo economico, quanto su quello promozionale“ commenta Fabrizio La Gaipa, imprenditore del settore turistico alberghiero dell’agrigentino.
“Le difficoltà non mancano. Sia perché al momento non sono riuscito a mettermi in contatto con il legittimo proprietario, sia perché l’iter burocratico non è semplice né rapido da portare a termine“.
Allora perché proporsi come possibile acquirente di un bene “non fruttifero” come Scala dei Turchi?
“Il possibile acquisto, come dicevo, ha valore sotto il profilo promozionale. Nelle mie intenzioni il possesso del sito turistico dev’essere immediatamente seguito dalla donazione al comune di Realmonte“, spiega La Gaipa.
La cifra, chiaramente, dovrà essere congrua perché l’imprenditore possa proseguire la “trattativa”, come ci viene confermato dallo stesso.
“Nessuno pretende di essere considerato un “salvatore della patria”, però è doveroso dare il giusto riconoscimento a quegli operatori del settore che sono disposti a farsi avanti per il bene del territorio“.