Improvviso lutto: Costantino Carrozza si accascia e muore sul palcoscenico

Improvviso lutto: Costantino Carrozza si accascia e muore sul palcoscenico

CATANIA – Applausi, si chiude il sipario dopo il primo atto… una fitta al petto fortissima, quindi un tonfo a terra e non c’è più cosa fare: è morto così l’attore Costantino Carrozza, ieri sera, al teatro Valentino di via San Nicolò Al Borgo a Catania. Si era appena concluso l’atto unico di “Campanaro” e subito dopo sarebbero dovuti andare in scena “Tragico Controvoglia” e “La patente”. Ma lo spettacolo è stato subito sospeso.

Immediata la chiamata al 118 ma i medici giunti sul posto ne hanno solo potuto costatare il decesso. Uno choc per tutti, sia per il pubblico che per gli altri attori della compagnia Quarta Parete che stavano recitando sul palco con lui. 

Ma ancor più sconvolgente è stato per la moglie, Lina Gnani, che gestisce il teatro e che lo ha visto morire sotto i propri occhi.

Nato a Messina nel 1937, vantava una carriera di oltre cinquant’anni e la sua attività artistica era fra le più ricche del panorama teatrale catanese.

I primi passi sul palcoscenico li muove nel 1966 al Piccolo Teatro di Milano, nella cui scuola d’Arte drammatica si diploma. Da allora è in diretto contatto con maestri del calibro di Paolo Grassi e Giorgio Strehler che hanno lasciato in lui un’impronta stilistica facilmente riconoscibile.

Prosegue la sua carriera al Teatro Stabile dell’Aquila e successivamente nel 1977 diventa direttore artistico, regista ed Attore della Compagnia teatrale “Quarta Parete”. Dal 1980 al 1985 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico al Teatro Comunale di Vittoria e dal 1983 al 1984 al Teatro Comunale di Misterbianco.

Nel 1995 prende in gestione il Teatro Valentino di Catania e dopo due anni fonda la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi e Giorgio Strehler”. Durante la sua vita ha lavorato in teatro con registi di fama internazionale come Strehler, Bellocchio, Cheraux, Puecher, De Bosio, Cobelli, attori del calibro di Turi Ferro, Nando Gazzolo, Gabriele Lavia, Randone, Carraro, Lauretta Masiero, Mita Medici, Lorenza Guerrieri e registi come Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Carlo Vanzina, Salvatore Saperi, i fratelli Manetti, Alberto Sironi.

Gira tutta l’Italia e poi sceglie di fermarsi a Catania per creare uno spazio tutto suo e questo accade proprio al Teatro Valentino dove ieri è morto.