PEDARA – Serviva la vittoria della continuità per uscire fuori dalla zona rossa e arrivare al giro di boa con il morale alto. La Giavì Pedara Volley centra gli obiettivi dell’ultima giornata d’andata del campionato di B2 femminile, superando in tre set il Gallico di Cesare Pellegrino, tecnico che in Sicilia è molto conosciuto per aver guidato di recente Leonforte e, in passato, nel femminile Marsala, Capo D’Orlando e Messina.
La partita è molto attesa, perché la Giavì deve dare un seguito alla vittoria nella stracittadina contro un Gallico, rivale nella corsa per non retrocedere, che nelle ultime settimane si è rafforzato con Moro e Dimitrova e si presenta a San Giovanni La Punta, in un PalaClan tutto esaurito, con credenziali tecniche ben precise e di tutto rispetto.
Aggressiva in battuta e puntuale in fase di contrattacco con Foniciello e Calì terminali offensivi onnipresenti, la Giavì non abbassa mai il ritmo della partita, com’era, invece, successo nelle precedenti partite interne.
Il sestetto pedarese scende in campo senza le acciaccate Il Grande e Trovato, lasciate precauzionalmente a riposo. Spazio per tutta la partita alla giovanissima Gaia Catania, classe 1998, che si conferma una delle belle novità in questo girone d’andata (alla fine otto punti nel borsino della partita). Al centro Maccarone opta per Sfogliano e Vinciguerra che è in grande crescita. Nel primo set la battuta fa la differenza. La ricezione del Gallico (che subirà 8 ace) non è assolutamente in giornata.
Per la Giavì è vita facile. Anche nel secondo set la storia della partita non cambia. Foniciello mette a terra il pallone che vale il set. Nel terzo parziale, la Giavì sa di non dover ripetere gli errori di Modica o contro il Messina. Maccarone tiene alta la guardia. Laura Calì è scatenata piazza al 4 e dal 2 palloni pesantissimi: spettacolare l’8 a 1 del capitano che piazza un mani e fuori vincente dopo un lungo scambio. La Giavì accellera in battuta ancora con Sfogliano e con Calì (16-8). Nelle battute finale è Gaia Catania a timbrare i punti decisivi. Ci pensa Roberta Vinciguerra a mandare in archivio la pratica.