Raia (Pd): “Crocetta cambia rotta!”

Raia (Pd): “Crocetta cambia rotta!”

CATANIA – E’ il day after del vertice di maggioranza di ieri chiesto e ottenuto dal segretario regionale del Pd Fausto Raciti.

Un vertice che, come previsto, non è stato risolutivo della grave crisi in atto. Sono, però, filtrate le intenzioni e gli orientamenti che guideranno gli esponenti che sostengono Crocetta. Il gong per il governo regionale non è ancora suonato seppure il presidente si trovi alle corde. Lui, d’altro canto, non ha intenzione di gettare la spugna.

I suoi alleati, ieri, hanno espresso delle perplessità ma andranno avanti con maggiore oculatezza, specie Udc e Articolo 4. La fiducia sarà a tempo. Giovanni Pistorio dell’Udc ha dichiarato: “Questo governo avrebbe dovuto fare molto di più. Serve un governo forte e più incisivo. Abbiamo davanti ancora tre anni e c’è tempo per dare risposte”. Stesso leit motiv per Lino Leanza che auspica “un’azione di governo collegiale”.

Chi sta ancora sulle barricate sono i democratici dell’area Cuperlo. Concetta Raia, esponente di peso del Pd etneo e main sponsor del collega sindacalista Angelo Villari alla poltrona di assessore per un futuro rimpasto, esprime ai nostri microfoni un giudizio tranchant sul presidente Crocetta.

– Ieri il vertice di maggioranza. Pare che si andrà avanti “a tempo”. Come si riuscirà a proseguire e cosa farà di preciso il Pd?

“Si andrà avanti a piccoli passi. Passi molto piccoli se non c’è un cambio di rotta. Tutto dipende dal presidente che mi sembra abbastanza isolato, viste le dichiarazioni degli altri partiti”.

– Crede che il rimpasto sia la soluzione per avere un cambio di rotta?

“Intanto ci vuole un cambio di rotta. Personalmente non mi piace Crocetta e come me sono in tanti a pensarla così, perfino Udc e Articolo 4. Ora vedremo quello che succederà nei prossimi giorni: è tutto in divenire. Si vive giorno dopo giorno e non si può mai prevedere nulla con questa Regione e con questo presidente”.



– Onorevole non pensa che anche da parte del Pd si possa fare autocritica? Questo stallo danneggia l’azione politica e indirettamente, anzi direttamente, i siciliani. Come si può uscire da questa impasse?

“Se ne può uscire facendo un bagno di umiltà, partendo da chi governa la Sicilia. Nasce tutto da lì, ovviamente anche il partito deve fare la sua parte. Però che Crocetta spari sempre in alto non è consentito”.

– Riguardo il dibattito interno al Pd ci sono diverse anime. Il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi ha espresso intenzioni diverse da quelle della sua area, anche parecchio critiche…

“Il capogruppo del Pd all’Ars quando invoca le regole del partito le dovrebbe invocare sempre. Le delibere che noi facciamo hanno un valore, sino a quando non vengono smentite dalla stessa direzione. Mi spiego meglio: il capogruppo afferma che la posizione di Raciti è personale perchè non ha chiesto al Pd di fare una risoluzione. Inoltre il capogruppo pensa che il Pd, così facendo, abbia dei problemi. Ritengo che non si possa dire che il Pd debba essere un partito quando loro (i renziani; ndr) sono i primi a non rispettare le regole del partito. Bisogna essere coerenti e la coerenza è lontana mille miglia dal dibattito”.

– Quali i prossimi passi del vostro partito?

“Sicuramente faremo delle riunioni. Chiederemo a Raciti un incontro e vedremo”.

– Quale la sua posizione sulle mozioni di sfiducia nei confronti degli assessori Scilabra e Agnello? Le voterà?

“Ne discuteremo col partito. Sono una donna che agisce dentro il Pd e ne discuteremo insieme. Quello che hanno combinato è abbastanza singolare. Non mi piace attaccare: la colpa è certamente della burocrazia ma anche della politica e quindi non ci si può assolvere così”.