Intimidazioni al sindaco di Agrigento, Orlando: “Gesti gravi e inaccettabili”

Intimidazioni al sindaco di Agrigento, Orlando: “Gesti gravi e inaccettabili”

AGRIGENTO – “Siamo vicini al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, per le vili minacce ricevute. Si tratta di intimidazioni inaccettabili che mostrano la codarda reazione della criminalità organizzata di fronte al buon operato di un amministratore che, ne siamo certi, non si farà certamente piegare nè intimorire”.

Lo scrivono in una nota Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente (nonché sindaco di Palermo) e segretario generale dell’AnciSicilia, in merito alle intimidazioni ricevute dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto che, nella giornata di ieri, ha ricevuto in casa una busta contenente il necrologio che annunciava la morte di Giovanni Scibetta, l’agrigentino proprietario del ristorante “Principessa Zaira” di Agrigento, deceduto alcuni giorni dopo la demolizione del suo ristorante ritenuto abusivo.

Sosteniamo la lotta del sindaco di Agrigento contro l’abusivismo – continuano le istituzioni di AnciSicilia – e ci auguriamo che in tempi brevi l’autorità giudiziaria saprà far luce sugli autori di gesti cosi’ gravi che sono inaccettabili”.

 L’intimidazione è arrivata proprio nei giorni in cui il Comune di Agrigento ha stanziato i soldi per far ripartire le ruspe con la conseguente demolizione delle costruzioni abusive nell’area sottoposta ai vincoli paesaggistici. 

Un chiaro messaggio che arriva proprio a pochi giorni di distanza dalla delibera della giunta comunale con la quale sono stati stanziati circa 130mila euro da utilizzare per le nuove demolizioni degli immobili dichiarati abusivi con sentenze passate in giudicato. Le ruspe torneranno al lavoro nella città di Agrigento, dunque, dopo una pausa obbligata per via della mancanza di fondi.

Nella prima tornata il Comune – dopo le sollecitazioni del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, che ha più volte scritto al municipio per far eseguire quelle sentenze – erano stati buttati giù otto fabbricati (tra cui anche il ristorante “Principessa Zaira” di Scibetta).

La nuova lista, invece, comprende 14 immobili, tutte con sentenze ormai inappellabili e quindi da ridurre in macerie poiché abusivi.