Smog e inquinamento

Smog e inquinamento

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La notizia, si fa per dire, di oggi è lo “smog”. Questo temine, un vero neologismo creato dalla sintesi delle parole inglesi smoke (fumo) e flog (nebbia), al momento è ripresa da quasi tutte le testate giornalistiche che riportano i pareri delle autorità sanitarie, le diverse visioni della politica sia nazionale che locale, e dei cittadini , che intervistati, fanno bella mostra di mascherine o quant’altro. Anch’io in questa rubrica sento il dovere di spendere qualche parola sull’argomento ma soprattutto riportare alcune riflessioni che già tempo addietro ho pubblicato, ma che sono servite solo a farmi riprendere da qualche autorità con l’accusa di “procurato allarme”.

A nulla è servita una assemblea nell’aula del municipio della città di Palermo, laddove insieme ad un gruppo di amici tra cui il presidente dell’ordine dei chimici, dott. Eugenio Cottone, abbiamo fatto presente i pericoli delle polveri sottili e della inutilità dei sistemi di rilevamento posti in alcune zone della e delle città, in quanto troppo vetuste e non in grado di misurarle tutte. In quella sede, come anche questa, l’inquinamento da smog è solo una piccola parte dell’inquinamento atmosferico ed ambientale, e fa solo notizia forse perché tra i provvedimenti il più eclatante è il divieto della circolazione. Pochi sanno e non dicono che per smaltire un telefonino la natura ha bisogno di 500 anni; ma chi oggi può fare a meno di una necessità indotta dal progresso e si rifiuta di regalare uno smatfone a un figlio, bambino o ragazzo che sia, senza dirgli che quel dono dovrebbe durare perlomeno 500 anni? Quanti di noi siamo disposti a sapere o chiedere di sapere per ogni oggetto che usiamo quanti anni servono prima che la natura lo digerisca? E in Sicilia che dire di quelle bombe ecologiche che si chiamano discariche e che tra fumi e percolati inquinano anche la terra, le falde acquifere, il mare e l’aria. Su questo tema è tutto fermo, quasi che la bomba sia l’argomento!!!

Come togliere di mezzo questo tema se i politici ci fanno carriera, aspiranti scienziati, molti dei quali tra pregiudizi e preconcetti, ne fanno una bandiera, ed infine la mafia che invece sa monetizzare. Ed allora ben venga lo smog che per lo meno suscita l’interesse e le paure della collettività, ma che questo sia “l’incipit” per una reale presa di coscienza da parte di tutti e che l’argomento “inquinamento” diventi impegno morale ed etico per lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo più pulito e sano