CATANIA – Si avvia un’accesa polemica da parte del Coisp, sindacato di polizia, in seguito a delle anomalie riscontrate nell’assunzione del personale aeroportuale a fronte del parere negativo delle forze dell’ordine.
“Presupposto necessario per lavorare all’interno degli aeroporti – dichiara Alessandro Berretta, segretario generale provinciale Coisp – è il rilascio di un tesserino, che identifica coloro che sono autorizzati ad accedere alle aree “sterili”, emesso dal direttore Enac che è l’Autorità amministrativa aeroportuale. Detta Autorità rilascia il badge in argomento dopo avere acquisito il parere della Polizia di Stato“.
Ma all’aeroporto Fontanarossa di Catania qualcosa non va: “Nonostante il locale ufficio polizia frontiera abbia espresso parere contrario al rilascio di alcuni tesserini, poiché i richiedenti, in alcuni casi, sono stati colpiti anche da significativi provvedimenti giudiziari come reati contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti e non solo, l’Enac ha deciso di discostarsi da tale parere legittimando questi soggetti a lavorare in seno all’aerostazione e, in certi casi, recarsi e operare in zone critiche“.
E ribadisce: “Farli lavorare? Va bene, ma se la polizia dice No! Almeno non facciamoli lavorare in zone critiche! Va bene l’azione risarcitoria ma questa deve essere compatibile con la moralità e il buon senso“.
Il Coisp chiede pertanto all’autorità aeroportuale Vincenzo Fusco “di attenersi alle indicazioni della Polizia, organo che per natura istituzionale è maggiormente titolato in materia di sicurezza, per prevenire al massimo atti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dei poliziotti che lavorano in ambito aeroportuale e degli stessi utenti“.
“Che senso ha – prosegue giustamente Berretta – che la Polizia di Stato, visto il periodo di crisi internazionale, continui a tenere il massimo livello di attenzione presso l’aeroporto quando poi vi lavorano anche persone la cui condotta trascorsa, anche se presunta o in fase di accertamento, non garantisce un elevato livello di affidabilità?”.
Altra richiesta di chiarezza viene inoltre rivolta a Carmelo Vinci, responsabile frontiere Sicilia con sede a Palermo: “Visti i numerosi arresti che sta facendo il personale della locale Polaria, chiediamo a Vinci di recarsi all’aeroporto Fontanarossa, incontrare il personale, dargli sostegno e motivarlo. I tanti arresti fatti, indubbiamente, oltre a significare l’eccellente lavoro dell’ufficio polizia frontiera Catania, vuol dire che la provincia etnea è tra le mete preferite per entrare clandestinamente in Europa“.
Il Coisp resta pertanto in attesa di chiarimenti dalle autorità chiamate in causa.