SICILIA – Dopo gli agghiaccianti attacchi terroristici avvenuti ieri sera a Parigi anche la Sicilia, soprattutto a Catania e Palermo, si mobilita con gesti solidali per le vittime dell’attentato.
Bandiere a mezz’asta nel capoluogo siciliano, dove sarà rispettato un minuto di silenzio prima della “XXI Maratona Città di Palermo” che si svolgerà nello stadio della Palme “Vito Schifani”, in segno di cordoglio per i numerosi partecipanti francesi.
Ma non solo… da stasera la facciata del teatro Massimo sarà illuminata con i colori della bandiera francese in segno di lutto per le vittime della strage.
“Una violenza bruta e barbara contro cittadini inermi, una violenza che lascia sgomenti – dice il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone – e contro la quale rispondiamo ancorandoci ai valori della civiltà, della convivenza pacifica, della cittadinanza partecipata e condivisa che il Teatro esprime e rappresenta. L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, mai come in questi momenti ci stringiamo intorno alla frase scritta sull’architrave del nostro teatro”
Spostandoci a Catania la situazione non cambia. Il sindaco Enzo Bianco ha proclamato il lutto cittadino per lunedì prossimo. “Invito i sindaci di tutta Italia – ha detto Bianco, che è anche presidente del consiglio nazionale ANCI – a fare lo stesso, perché mai come in questo momento occorre essere uniti e solidali, da oggi e per qualche giorno aggiungeremo inoltre anche quella francese alle bandiere esposte in Municipio”
Il prefetto di Catania, Maria Guia Federico, ha convocato stamattina, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Dopo gli attentati di ieri, infatti, in città dalla notte scorsa sono scattati i sistemi di allerta con il potenziamento dei servizi di sicurezza su tutto il territorio. In particolare per le infrastrutture – aeroporto, porto e stazioni – dove sono state dispiegate forze dell’ordine con uomini e mezzi di carabinieri e guardia di Finanza.
Alle 18, inoltre, ci sarà un sit-in di solidarietà al popolo francese proprio di fronte la prefettura organizzato dalla Cgil e dall’Anpi