PALERMO – Nato poche ore fa il nuovo Governo Crocetta è già in bilico.
Il vertice tra il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il segretario regionale del Pd Fausto Raciti e altri big del partito è durato fino a tardi senza raggiungere un accordo.
L’unica certezza è che Crocetta potrebbe cambiare due assessori. Si tratta di una new entry, Antonio Fiumefreddo, nominato in quota Pd, e di una conferma, Cleo Li Calzi, in quota Presidente.
Ma le trattative sono ancora in alto mare. Fiumefreddo era già stato nominato assessore da Crocetta appena un anno fa ma non è mai entrato in Giunta in seguito a una polemica sul Teatro Bellini di Catania.
Le scelte di Crocetta non sono state digerite neppure dal Nazareno.
Il renziano Giuseppe Bruno, subito dopo le nomine, ha definito Crocetta ‘pasticcione’ non escludendo l’uscita dal Governo.
Ieri pomeriggio, Crocetta aveva annunciato la lista dei nomi, subito sconfessata dal segretario Raciti. In Giunta Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars, ma anche il siracusano Bruno Marziano. Mentre non è voluto entrare nell’esecutivo il vicepresddente dell’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Lupo.
Confermato l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, in area renziana anche l’uscente assessore alla Salute Baldo Gucciardi. Torna Vania Contrafatto, magistrato che nell’ultimo anno ha ricoperto il ruolo di assessore all’Energia. Rimangono in giunta Maurizio Croce (per Sicilia Futura dell’ex ministro Cardinale), il vicepresidente Mariella Lo Bello e, in quota Udc Giovanni Pistorio. Per i centristi di D’Alia ci sono pure il coordinatore regionale Gianluca Micciché e un avvocato messinese, Carlo Vermiglio. Gli incontri, frenetici, sono tuttora in corso. E di ufficiale ancora non c’è nulla.
Ma i boatos dicono che sono proprio Li Calzi e Fiumefreddo gli assessori a rischiare di più.