Refashion Jeans: capi d’alta moda da vecchi pantaloni

Refashion Jeans: capi d’alta moda da vecchi pantaloni

AGIRA Il centro commerciale Sicily Fashion Village (che da tempo collabora con l’Accademia Euromediterranea Harim) ha ospitato la seconda edizione del concorso “Refashion Jeans” permettendo così a diversi giovani stilisti di “giocare” con cinquecento paia di jeans, raccolti tra Catania e Palermo, per trasformarli in capi d’alta moda.

La giuria composta da Maurizio Calcagno e dalle sorelle Ferrera ha poi premiato come vincitrice Elisa Santera. La quale ha creato un abito ispirato alla marina militare, per una donna forte e guerriera. Il capo è formato da una mantella di tasche, cinturini e spille metalliche e da una gonna con le cuciture in rilievo.

“Refashion Jeans” ha messo a dura prova i giovani stilisti nella realizzazione di capi d’alta moda aventi come unica risorsa strumenti da cucito, l’aiuto dei docenti, buona volontà e vecchie paia di jeans.

La donazione del jeans è come un trapianto. È la prima volta che vediamo un progetto simile realizzarsi in Italia. Il messaggio è chiaro: sensibilizzare gli sprechi e quindi spingere la gente al riciclo, dimostrando che “Alla morte il jeans ritrova nuova vita” dice Gabriella Ferrera paragonando, così, la donazione del jeans ad un trapianto. Si tratta di dare nuova vita a quei vecchi “amici”, compagni di vita di tutti giorni che, così, possono far rivivere le loro storie.



Tutto torna e si rinnova.Tutto torna e si rinnova” dice Daniela Latella, la stilista che ha realizzato un abito dallo stile bon ton corredato di un’elegante mascherina ed una gonna realizzata all’uncinetto. Daniela ha così voluto mettere in mostra le forme femminili creando un abito morbido ed etereo.

Questo progetto mi ha davvero messa alla prova, mi sono sentita ispirata dal jeans.” Dice Roberta Torrisi, confessando di aver provato un misto di paura ed emozione nel realizzare “Dafne”, un abito dedicato appunto alla Ninfa che rifiutò il dio Apollo. L’abito è molto femminile e corredato di “ali laterali” per spiccare il volo.

Tra i ventidue splendidi capolavori d’alta moda c’è anche l’abito di Roberta Maggio realizzato con le cuciture interne del jeans, o il “piecework” di Valeria Mendolia, futuristico e schematico e tanti altri ancora. Al termine della sfilata i capi d’alta moda sono stati esposti al Sicily Fashion Village per un mese, permettendo così ai visitatori del centro commerciale di ammirarli.

“Refashion Jeans” ha spinto le giovani promesse del mondo della moda a dare il meglio di sé stessi sfruttando dei vecchi jeans praticamente inutilizzabili, ma sorge spontaneo chiedersi: “Sarà una moda passeggera? O il jeans sarà presente anche nei red carpet di Hollywood un giorno o l’altro?” Risponde a questa domanda la stilista siciliana Marella Ferrera (che già nelle sue collezioni aveva utilizzato materiali non convenzionali come sughero, pietra lavica e coralli): “Non sarà una moda passeggera, vedremo ancora abiti da sera in jeans, il jeans è un linguaggio universale, coi pezzi di jeans si sfoglia un libro di storie”.