ITALIA – Il Natale è ormai arrivato alle nostre porte e porta con sé anche il freddo e la tentazione di chiudersi sotto diversi strati di coperte, magari accompagnati da qualche bevanda calda e un film a tema natalizio proiettato sulla televisione.
A tal proposito vi consigliamo una selezione di titoli impeccabili per intrattenere sia piccoli che grandi durante la serata più magica dell’anno.
I migliori film a tema natalizio: i classici
Quando si parla di film natalizi non si possono certo trascurare i classici intramontabili che, pur non ruotando tutti intorno al tema della Natività, riescono comunque a catturare e trasmettere quello spirito festivo che, in questo periodo dell’anno, ci avvicina così tanto.
Tra questi è degno di menzione il classico “Mamma ho perso l’aereo“, titolo originale “Home Alone“, che nonostante non parli direttamente del Natale è comunque in grado di restituirne i valori. Il film del 1990, scritto da John Hughes e diretto da Chris Columbus, narra le vicende di Kevin, un ragazzino dimenticato dalla famiglia la mattina di un viaggio per celebrare le feste natalizie. Il protagonista inizierà così a godersi le feste per conto suo, prima di trovarsi costretto a difendere la propria abitazione da una coppia di ladri.
A seguire è impossibile non citare “Il Grinch“, uscito in sala negli anni 2000 ed elevato a film cult grazie all’incredibile performance di Jim Carrey, nei panni del protagonista. In questo caso il Natale è a tutti gli effetti il fulcro della trama, che ruota intorno alla figura del Grinch e della sua missione per rovinare le feste all’intera cittadina di Chinonsò. L’intero film, però, altro non è che un viaggio di accettazione dello stesso Grinch, che al termine della pellicola riesce ad affrontare i propri demoni e ad abbracciare i valori tipici del Natale.
Gremlins, 1984
Tra i diversi titoli che vogliamo portare alla vostra attenzione, però, ve ne sono anche alcuni dalle sfumature leggermente diverse rispetto a quelle dei classici, come nel caso di “Gremlins“. Il film, di genere horror comedy, ruota intorno alla figura del mogwai, una creatura pelosa che, se esposta a determinate condizioni, rischia di diventare aggressiva verso chiunque incontri.
Ad accudire la creatura è Billy, il quale l’ha ricevuta in dono dal padre in occasione delle feste natalizie. Per garantire il benessere del mogwai però, chiamato dallo stesso protagonista “Gizmo“, è necessario seguire tre regole fondamentali: tenere la creatura lontana dalla luce, non lasciarla entrare in contatto con l’acqua e non lasciarla mai mangiare dopo mezzanotte. Queste avvertenze, tuttavia, si riveleranno presto inefficaci, tanto che l’intera città che verrà poi assalita da un esercito di creature simili a Gizmo.
Sotto una trama apparentemente così lineare, però, si nasconde un’aspra critica al declino morale del Natale, dettato dal consumismo e dall’avidità della società contemporanea. Le scene di distruzione, infatti, causate dalle creature non sono altro che un tentativo di smontare la falsa illusione che le feste natalizie siano solo alberi addobbati e pacchi infiocchettati. L’intera infrazione delle regole imposte per il benessere della creatura, inoltre, non è altro che una critica a una società tanto superficiale da essere disposta a mettere in pericolo chiunque la circondi.
Nightmare Before Christmas, 1993
A concludere l’elenco un film tanto discusso quanto affascinante, sia sul fronte della trama che su quello della tecnica di realizzazione: Nightmare Before Christmas. La pellicola infatti, girata interamente in stop-motion, ruota intorno a un personaggio assai complesso e affascinante: Jack Skellington, il re delle zucche.
Come suggerisce il nome, Jack, è la figura di spicco all’interno della città di Halloween, il cui ingresso è vicino a quello della città del Natale. È proprio la collisione di questi due mondi a mandare avanti la trama, con il protagonista che, annoiato dalla monotonia che la sua posizione comporta, deciderà di dedicarsi interamente al mondo del Natale, tanto da prendere addirittura il posto di Babbo Natale, chiamato erroneamente dallo stesso protagonista “Babbo Nachele”.
All’incredibile fotografia della pellicola, inoltre, si aggiunge anche un doppiaggio musicale, essendo l’opera anche un musical, di tutto rispetto. A prestare la propria voce al re delle zucche infatti non è altro che Renato Zero, riconosciuto anche dallo stesso Tim Burton per la sua performance in testi come “Questo è Halloween” e “Cos’è“.





