Le festività di fine anno hanno confermato la voglia di viaggio degli italiani, nonostante un contesto economico tutt’altro che semplice. Secondo l’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, sono stati 19,3 milioni i cittadini che hanno lasciato casa per Natale e che lo faranno per Capodanno ed Epifania. La scelta è ricaduta prevalentemente su destinazioni italiane (91%), mentre una minoranza (9%) ha varcato i confini nazionali.
Un elemento che ha caratterizzato queste festività è stata la crescita dei soggiorni prolungati, capaci di abbracciare più ricorrenze del calendario.
Natale resta la ricorrenza più “viaggiata”
Il momento con il maggior numero di partenze è stato ancora una volta il Natale. Complessivamente, 12 milioni di italiani si sono spostati in questo periodo, includendo sia chi ha viaggiato esclusivamente per le feste natalizie sia chi ha allungato la permanenza fino ai giorni successivi. All’interno di questo dato, 7,9 milioni di persone hanno scelto una pausa breve, limitata al periodo compreso tra Natale e Santo Stefano, con rientro prima della fine dell’anno.
Parallelamente, 5,9 milioni di viaggiatori hanno optato per una vacanza lunga, comprendente almeno due festività tra Natale, Capodanno ed Epifania.
Capodanno
Il Capodanno mostra dinamiche diverse. Le partenze sono 10,2 milioni, con soggiorni mediamente più brevi ma caratterizzati da una maggiore capacità di spesa. Di questi, 4,6 milioni viaggeranno esclusivamente per i giorni a cavallo dell’inizio del 2026.
“Turismo domestico volto di Natale”
“Complessivamente i dati della nostra indagine raccontano la capacità di resilienza e di adattamento dei nostri connazionali – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca –. Il contesto economico non è certo dei migliori oggi. Non dimentichiamo che sono proprio le scarse risorse economiche a costringere a casa molti potenziali viaggiatori. Tuttavia, resta l’istanza di onorare le tradizioni, di godersi i propri cari in un momento di serenità e relax magari evitando grandi spostamenti, di visitare località non troppo distanti dalla propria base, curiosando tra i mercatini natalizi o visitando città d’arte. Il Belpaese, abbiamo visto, resta la destinazione privilegiata, in sostanza il turismo domestico è il volto di questo Natale 2025”.
L’effetto calendario
Un ruolo determinante lo ha avuto anche la collocazione delle festività. “Il calendario di quest’anno ha anche dato un forte incentivo al progetto di vacanza – ha aggiunto –. Va considerato infatti, che la festività del 25 dicembre cade di giovedì, quella di Capodanno di mercoledì e quella dell’Epifania, di martedì. I risultati emersi mostrano che assisteremo ad un sorpasso rispetto al 2024, il che rappresenta un segnale positivo. Noi leggiamo i dati sempre tenendo ben presente la prospettiva. L’apertura del nuovo anno ci proietterà velocemente verso la grande sfida delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. E noi vogliamo che a vincere, oltre i campioni in campo, siano anche i nostri imprenditori dell’ospitalità e tutto il turismo italiano”.
Le scelte di alloggio
Sul fronte delle sistemazioni, la preferenza è andata soprattutto alle case di parenti o amici, scelte dal 60,1% dei viaggiatori. Un ulteriore 16,6% ha soggiornato nella propria seconda casa, mentre l’8,4% ha optato per strutture alberghiere o villaggi turistici.
Chi ha viaggiato esclusivamente per Natale è rimasto lontano da casa in media 6,2 giorni.
Quanto hanno speso gli italiani?
La spesa media per le vacanze lunghe ha raggiunto 1.482 euro a persona, con una forte differenza tra chi è rimasto in Italia (1.320 euro) e chi ha scelto mete estere (2.963 euro). Per i viaggi limitati al solo periodo natalizio, la spesa media si è attestata a 526 euro, scendendo a 460 euro per chi è rimasto nel Paese e salendo a 1.765 euro per chi è andato all’estero.
Il budget è stato destinato principalmente ai trasporti (27,8%) e alla ristorazione (26,4%), seguiti dallo shopping (18,5%) e dalle spese di alloggio (9,2%).



