Il Coro Popolare Siciliano “Unicavuci” ospite all’IC “San Giorgio”di Catania: memorie, melodie e fascino dei canti di “naca”

Il Coro Popolare Siciliano “Unicavuci” ospite all’IC “San Giorgio”di Catania: memorie, melodie e fascino dei canti di “naca”

CATANIA – Questo è un periodo intenso: le feste natalizie si avvicinano e tutto diventa ovattato, morbido, antico, nostalgico e forse è anche per questo che, ieri mattina, l’IC “San Giorgio” di Catania ha avuto l’immenso piacere di ospitare, incurante di vacanze natalizie iniziate e di routine pre-festaiola incalzante, il Coro Popolare Siciliano “Unicavuci”, diretto da Simona Di Gregorio.

L’evento, a conclusione del Progetto sociale e inclusivo “Suttauci – suonnu ppi lu sunnari”, è stato un bel momento di coralità e condivisione che ha visto la garbata e curiosa partecipazione di mamme e bambini dell’Istituto, protagonisti, insieme al Coro Unicavuci, di canti, movimento e autentica scoperta di memorie, melodie e fascino del passato. Il Progetto, curato da Simona Di Gregorio, è stato incentrato sull’approfondimento di uno studio sui canti di “naca” siciliani e sulle tematiche del sonno e del sogno, con il movimento dei corpi cantanti e la presenza in scena di un’autentica “naca”, sulla cui copertina è stata applicata la parte in lana tessuta dai bambini al telaio, durante incontri pregressi, sotto la guida della pedagogista Elisa Chiesa, componente del Coro.

Forse il bisogno di ritrovare ritmi lenti perduti, calore nella relazione e nell’ascolto reciproco ci ha fatti sentire subito parte di questo cammino alla iniziale proposta settembrina della maestra Simona Di Gregorio – afferma la Dirigente Scolastica, prof.ssa Concetta Manola. Ridare l’immenso valore al dondolio tra le braccia di una madre, da intendersi quale ‘primo gesto di accoglienza’, si è riscoperto momento fondativo che dona sicurezza e fiducia, rendendo ciascuno capace, a sua volta, di accogliere l’altro e integrarlo nella propria vita“.

E’ stato un momento di semplice ma grande e autentica bellezza. Al Coro, che si animava sotto l’incessante e passionale guida della Maestra, si univano mamme e bambini, anche loro rapiti dai canti di naca antichi in cui, un po’ tutti, nel ricordare con tenerezza genitori, nonni e bambini insonni da cullare, ci si riconosceva “suttauci” e desiderosi di un “sonnu ppi lu sunnari”. E, come aggiunge Simona Di Gregorio, musicista, cantante e musicoterapeuta, “‘Suttauci – suonnu ppi lu sunnari’ è una performance cantata in una lingua, il siciliano, che sembra a tratti arabo, poi spagnolo, poi albanese e invece è solo, multiformemente, siciliano“.

La performance è stata animata da un ventaglio ricchissimo di ninne nanne siciliane tratte da diverse fonti: il Corpus di musiche popolari siciliane di Alberto Favara, il grande archivio nazionale Teche RAI e altre raccolte etnomusicologiche curate da Uccello, Biondo, Bonanzinga, Fugazzotto, Sarica, Alan Lomax e altri ancora. “Sono canti legati da un filo invisibile che le voci stesse intessono: a tratti sussurrate, in giochi di canoni e incastri; a tratti libere, distese; a tratti in movimento tra le note di una kalimba e i ritmi del bendir. Il risultato è un’oscillazione continua tra dinamiche e frequenze, una ricerca costante di allineamento ritmico, nel tentativo di trovare un respiro comune“.

E noi– racconta Concetta Manola – quel respiro comune, quegli occhi lucidi e contenti, quel momento di intensa e amorevole unione, grazie alle ninne nanne antiche che ci appartengono e a questa curiosità che ci aiuta a salvaguardare bellezza, identità e affettività, li abbiamo vissuti e condivisi, a vacanze iniziate, a Scuola!“. “Grazie – conclude la Preside – e serene feste a tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile, alla Comunità Scolastica dell’IC San Giorgio di Catania sempre provvida di disponibilità ed ‘effetti speciali’ e ai convenuti che, ci auguriamo, da questo ascolto e respiro comune possano aver tratto beneficio e riflessione in clima natalizio!. A Simona Di Gregorio e a tutto il Coro Unicavuci ‘SPECIAL MENTION’. Grazie alle Dottoresse della Direzione Pubblica Istruzione del Comune di Catania Agostina Longo, Maria Rosa Colloca e Teresa Platania, alla mia collaboratrice Insegnante Agata Grasso e al Prof. Daniele Bannò“.

Alcune immagini dell’evento