Violenza sessuale su minore disabile. L’arresto a Taormina di un infermiere e la condanna del Coordinamento Docenti di Diritti Umani

Violenza sessuale su minore disabile. L’arresto a Taormina di un infermiere e la condanna del Coordinamento Docenti di Diritti Umani

TAORMINA – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo sgomento e una ferma condanna in merito alla gravissima vicenda emersa dalle recenti notizie di stampa riguardanti l’arresto, a Taormina, di un infermiere accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un ragazzo di 14 anni con disabilità. Un episodio che, come evidenziato dal Coordinamento, non può essere relegato a fatto isolato, ma rappresenta un drammatico campanello d’allarme sulla capacità del sistema di tutela di individuare e prevenire situazioni di abuso, soprattutto quando colpiscono soggetti particolarmente fragili.

Secondo il CNDDU, ci si trova di fronte a una delle più gravi violazioni dei diritti umani: l’abuso della fiducia e del potere da parte di chi avrebbe dovuto garantire cura, protezione e sicurezza. Una ferita profonda alla dignità della persona e al senso stesso di civiltà.

Il ruolo decisivo della scuola

Nella dolorosa vicenda, il Coordinamento sottolinea con forza il ruolo determinante svolto dalla scuola del ragazzo, che ha saputo intercettare segnali di disagio e segnalare tempestivamente i fatti, contribuendo all’avvio delle indagini coordinate dalla Procura di Messina. La scuola si conferma così presidio di legalità, tutela e ascolto, luogo privilegiato in cui possono emergere sofferenze spesso invisibili altrove.

Non solo ambiente di apprendimento, ma comunità educativa viva, la scuola rappresenta per tanti studenti — e in particolare per quelli con disabilità — un punto di riferimento fondamentale, capace di offrire inclusione, protezione e sostegno. Da qui il riconoscimento del ruolo del personale scolastico, chiamato quotidianamente a osservare, comprendere, intervenire con sensibilità e competenza.

Prevenzione, formazione e rete territoriale

Il Coordinamento Docenti di Diritti Umani richiama con forza la necessità di rafforzare l’educazione alla legalità e al rispetto attraverso percorsi strutturati sulla consapevolezza dei diritti, del corpo, del consenso e sulla prevenzione degli abusi. Centrale anche l’esigenza di investire in formazione continua per insegnanti, educatori, operatori sanitari e assistenziali e di costruire una rete territoriale solida tra scuola, famiglia, servizi sociali e istituzioni.

Fiducia nella magistratura e vicinanza alla vittima

Il CNDDU esprime piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine affinché sia fatta piena luce sui fatti e sia assicurata giustizia. Alla vittima e alla sua famiglia viene manifestata sincera vicinanza umana ed educativa.

«Difendere i diritti dei più deboli — afferma il presidente del Coordinamento, prof. Romano Pesavento — significa difendere la dignità umana e ribadire il dovere collettivo di una società che non può e non deve mai voltarsi dall’altra parte».