Regolamento parlamentare e rimpasto governo. Gaetano Galvagno: “Giusto dopo tre anni, fisiologico e strategico in vista delle elezioni 2027”

Regolamento parlamentare e rimpasto governo. Gaetano Galvagno: “Giusto dopo tre anni, fisiologico e strategico in vista delle elezioni 2027”

CATANIA – “Il problema non è tanto il voto segreto, che se si vuole abolire per maggiore trasparenza va bene, ma è il regolamento parlamentare, là dove consente ai deputati di intervenire per dichiarazioni su ogni norma”.

A dichiararlo è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, incontrando nella sede di Catania dell’Ars giornalisti e cronisti parlamentari per la tradizionale cerimonia degli auguri di fine anno con la stampa.

Le parole del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno

“Qual è allora la mia proposta? Che nella votazione di una legge – spiega – a un certo punto non si può intervenire, la dichiarazione di voto va fatta solo alla fine. Così com’è il regolamento parlamentare è uno scempio, si deve modificare”.

“Durante la manovra finanziaria – ha aggiunto Galvagno – ci sono state sedute con sei ore di chiacchere, con dichiarazioni di voto strumentali, servite solo a rallentare e a esasperare i toni. Per i capricci di qualcuno era pensabile allungare i tempi per portarci magari all’esercizio provvisorio? Ma che senso ha intervenire alle 2 di notte per fare dichiarazioni? Ho sentito la deputata del M5s, Stefania Campo, lamentarsi dicendo che abbiamo messo il bavaglio, incredibile. Soprattutto perché in capigruppo si era deciso all’unanimità, quindi anche con l’assenso del capogruppo del M5s Antonio De Luca, che sabato dopo le 20 non si potevano più fare dichiarazioni di voto”.

“Una scelta fisiologica e strategica”

“Credo che dopo tre anni e qualche mese un rimpasto sia fisiologico, e possa essere anche strategico in funzione dei quasi due anni che ci separano dalle prossime elezioni”.

“Fare una riflessione, appunto, su un rimpasto credo sia cosa buona e giusta, non ci vedo nulla di male. Tra l’altro finora – conclude – a parte qualche rettifica non si era fatto nulla in in tal senso e credo che il presente della Regione, seppure ancora non mi sia confrontato nei dettagli con lui, sia assolutamente favorevole anche per rinsaldare quella maggioranza che dovrà essere la stessa alle prossime elezioni del 2027“.