La Manovra Finanziaria, per Galvagno un “risultato storico grazie al lavoro di tutti”

La Manovra Finanziaria, per Galvagno un “risultato storico grazie al lavoro di tutti”

PALERMO – Per il terzo anno consecutivo l’Assemblea Regionale Siciliana approva la legge di stabilità senza dover ricorrere all’esercizio provvisorio. Un risultato che il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, definisce “storico”, sottolineando come non abbia precedenti nella lunga storia del Parlamento siciliano.

Secondo Galvagno, l’obiettivo è stato raggiunto grazie al lavoro congiunto dei gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, e all’impegno dei deputati che hanno continuato a garantire la loro presenza in Aula nonostante, dopo 45 giorni di attività, molte norme sulle quali avevano lavorato siano state stralciate.

Lo stralcio, ha spiegato Galvagno, è stato dettato da un criterio oggettivo e necessario, volto a ridurre il numero degli articoli e rendere più agevole il percorso di approvazione della manovra. Non si è trattato, dunque, di una scelta politica discriminatoria, ma di una decisione tecnica che ha privilegiato alcune misure ritenute prioritarie e rinviato altre che potranno essere recuperate successivamente. Tra queste, il presidente ha citato l’emendamento dell’onorevole Luisa Lantieri sull’endometriosi, insieme ad altre proposte giudicate meritevoli.

Galvagno ha inoltre respinto qualsiasi insinuazione su presunte trattative sotterranee, chiarendo che la manovra non contiene “mancette” né “maxiemendamenti” tali da far immaginare accordi politici poco trasparenti.

Il presidente dell’ARS ha poi rivolto un plauso al presidente della Regione, Renato Schifani, per una manovra definita “di qualità”, capace di sostenere la crescita economica dell’Isola, e ha ringraziato l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e il presidente della Commissione Bilancio Dario Daidone per la scrupolosità dimostrata in tutte le fasi dei lavori.

Infine, un ringraziamento è stato rivolto a tutti coloro che, pur tra delusioni legittime e toni accesi del dibattito politico, hanno continuato a lavorare “nel solo interesse della Sicilia e dei siciliani”.