Al Liceo “E. Majorana” di San Giovanni La Punta lo spettacolo “Vite segnate, vite disegnate”: l’arte come inclusione

Al Liceo “E. Majorana” di San Giovanni La Punta lo spettacolo “Vite segnate, vite disegnate”: l’arte come inclusione

SAN GIOVANNI LA PUNTA – Ieri mattina l’Auditorium del Polivalente ha ospitato lo spettacolo del Liceo “Ettore Majorana” conclusivo del progetto “Vite segnate, vite disegnate”, finanziato dal Bando “Arte di ogni genere” dell’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione Siciliana. Un momento intenso e partecipato che ha trasmesso alla comunità scolastica il senso profondo di un percorso educativo fondato sull’arte, sull’inclusione e sulla relazione.

Il progetto, seguito dalla prof.ssa Caterina Motta, referente e tutor, ha interessato principalmente studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’indirizzo di Scienze Umane, articolandosi in più fasi: accanto al laboratorio teatrale, cuore del percorso, sono stati attivati momenti di confronto sulla genitorialità con la presenza di psicoterapeuti; importante anche il coinvolgimento di partner del territorio, come Trame di Quartiere, realtà catanese che ha permesso agli studenti di conoscere culture, vissuti e forme di credo differenti. “Il titolo dell’iniziativa ‘Vite segnate, vite disegnate’ – ha spiegato la professoressa Motta – racchiude il suo significato più autentico: ogni persona porta con sé un segno, una storia spesso difficile da raccontare a parole. In scena, quelle storie hanno preso forma attraverso il corpo, la gestualità e le emozioni”.

A guidare i ragazzi in questo percorso espressivo sono stati gli artisti dell’associazione culturale “Neon Teatro”, con il direttore Piero Ristagno e la regista Monica Felloni, che hanno lavorato sull’espressione emotiva come valore e risorsa. Particolarmente significativo il messaggio lanciato da Piero, che ha invitato a riflettere sul concetto di “handicap” come dimensione dell’umanità: “ciò che ci rende diversi, visibile o invisibile, non è una mancanza, ma un valore che arricchisce le relazioni e la vita collettiva. Non esiste un’umanità tutta uguale, ma una pluralità di storie che acquistano senso nell’incontro con l’altro“.

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dagli studenti, che hanno condiviso il palco con attori dell’associazione Neon, vivendo un’esperienza autentica di inclusione. “I ragazzi si sono sentiti protagonisti – ha raccontato la tutor –: hanno scritto, riflettuto, espresso pensieri ed emozioni, sperimentando una scuola intesa come scuola di vita, capace di preparare alla complessità del mondo contemporaneo”.

A conclusione dell’evento, la Dirigente Scolastica, dott.ssa Carmela Maccarrone, ha espresso profonda emozione per quanto visto in scena: “È stato bellissimo vedere attori professionisti e ragazzi della nostra scuola insieme sul palco per mandare un messaggio forte, che supera ogni barriera comunicativa e ogni possibile diversità. Il tema dell’ inclusione è particolarmente caro alla nostra scuola, che lavora quotidianamente per realizzare concretamente questo concetto. Bravissimi i nostri studenti, abilmente guidati dalla referente del progetto, prof.ssa. Caterina Motta. Tutti i ragazzi hanno profuso grande impegno ed energia, dimostrando serietà e maturità. Il mio sentito ringraziamento va all’ associazione culturale ‘Neon’, che ha reso possibile questa esperienza mettendo a disposizione dei ragazzi la professionalità che la contraddistingue. Questo significativo momento resterà senz’altro inciso nella memoria di noi tutti“.

Alcune immagini dello spettacolo