CATANIA – È stata Elly Schlein a chiudere la Festa del Partito Democratico siciliano, organizzata a Catania negli spazi dell’ex Dogana. La presenza della segretaria nazionale è stata confermata solo nella tarda serata di sabato, dopo ore di incertezza.
Dal palco e parlando con i giornalisti, Schlein ha affrontato i principali temi politici nazionali e regionali, tornando a puntare l’attenzione sulla situazione della Regione Siciliana e sulle inchieste che negli ultimi mesi hanno coinvolto ambienti della maggioranza.
Secondo la segretaria del Pd, il presidente della Regione Renato Schifani “non è nelle condizioni politiche per garantire una discontinuità”. Da qui la richiesta di un passo indietro per aprire una fase diversa alla guida dell’Isola. Al centro anche il tema dell’emigrazione giovanile e della mancanza di prospettive per i giovani siciliani.
Schlein ha poi parlato delle indagini che coinvolgono esponenti della Nuova Dc, alleata del centrodestra. “Emergono dinamiche che riguardano concorsi, sanità e risorse al terzo settore”, ha detto, sottolineando la necessità di criteri trasparenti.
Spazio anche al Ponte sullo Stretto, nel giorno in cui il governo ha ridotto parte dei fondi destinati all’opera. Per il Pd quelle risorse dovrebbero essere destinate alle infrastrutture di cui Sicilia e Calabria hanno bisogno.
Nel suo intervento, la segretaria ha rivendicato la crescita elettorale del partito alle ultime consultazioni. “Il Pd è competitivo e la partita è aperta”, ha detto.
Dal palco sono intervenuti anche l’ex ministro Giuseppe Provenzano e il segretario regionale Anthony Barbagallo, che ha attaccato duramente il governo Schifani parlando di appalti, concorsi e gestione del potere.
La festa si è chiusa con gli applausi alla segretaria nazionale. Una partecipazione non piena, spiegata dalla stessa Schlein con il numero di iniziative organizzate dal Pd in Sicilia nel corso dell’anno.



