La polemica per il video di una cagnetta randagia recuperata a Ragusa: l’assessore Distefano replica alle accuse

La polemica per il video di una cagnetta randagia recuperata a Ragusa: l’assessore Distefano replica alle accuse

RAGUSA – È intervenuto l’Asp di Ragusa, insieme alla ditta convenzionata per la gestione del randagismo, per il recupero di una cagnolina randagia nella zona artigianale della città. L’animale è stato prelevato in sicurezza tramite recinto trappola comunale e trasferito al rifugio sanitario, dove sono stati avviati i protocolli previsti dalla normativa vigente.

A seguito delle polemiche esplose sui social per un video che ha sollevato critiche e accuse, arrivano le precisazioni dell’amministrazione comunale.

La polemica per la cagnetta randagia recuperata a Ragusa

Secondo quanto spiegato dall’assessore alla Tutela degli Animali, Andrea Distefano, “è stato superficialmente diffuso un video che mostra la cagnolina all’interno del trasportino e della durata di 6 secondi. Tanto è bastato affinché la rappresentante cittadina del Movimento 5 Stelle di Ragusa dichiarasse in un comunicato: “Un video straziante gira in questi giorni sui social, dove si vede un cane femmina in una gabbia stretta, e in evidente periodo di allattamento. Tuttavia, in quella gabbia non ci sono i suoi cuccioli. Una mamma catturata e portata via dai propri cuccioli’. I fatti però sono ben diversi”.

“Dalle verifiche sanitarie effettuate emerge che la cagnolina non presentava latte in produzione, ma mammelle lasse compatibili con un parto avvenuto da oltre sessanta giorni; è stata altresì esclusa la presenza di mastite. Al momento opportuno e qualora le condizioni cliniche lo consentano, si procederà con l’intervento di sterilizzazione e, successivamente, con la valutazione per la reimmissione sul territorio”.

Gli accertamenti veterinari: nessun allattamento in corso

“Tali risultanze, fondate su accertamenti clinici, escludono la presenza di cuccioli in fase di allattamento immediatamente dipendenti dalla madre e smentiscono le ricostruzioni allarmistiche circolanti in queste ore sui social. Per quanto riguarda i cuccioli, visti circa 3 settimane fa, potrebbero avere un’età compresa tra i tre e i quattro mesi”.

“Nonostante le oggettive difficoltà operative, ci si sta attivando per individuarli e, ove possibile, procedere al loro prelievo, al fine di avviare gli interventi sanitari necessari, quali la sverminazione e la messa in sicurezza e, ove possibile, l’inserimento in un percorso di adozione, anche in considerazione della possibile presenza di femmine che, dal sesto mese di età, potrebbero entrare in estro, con il rischio concreto di alimentare ulteriormente il fenomeno del randagismo sul territorio. Le attività vengono svolte dalla ditta affidataria del servizio, Pensieri Bestiali – Gestione Canili”.

Distefano: “Il rispetto per gli animali non passa dagli slogan”

“Colgo l’occasione per ringraziare formalmente l’ASP Ragusa, nonché la ditta convenzionata e l’associazione LEIDAA Iblea per la collaborazione. Rimane un fatto grave: la diffusione di un video proveniente dal rifugio sanitario, strumentalizzato per costruire una narrazione distorta e priva di fondamento dalla coordinatrice cittadina del M5S.

“Ringrazio invece il consigliere comunale del M5S Sergio Firrincieli che, dopo aver compreso la delicatezza della materia, ha posto questioni pertinenti, contribuendo al confronto politico in modo serio e responsabile. Il rispetto per gli animali passa dai fatti, non dagli slogan”.