PALERMO – Pratico, concreto, essenziale, efficace: ormai il Palermo è… il Palermo di Pippo Inzaghi. Contro la Sampdoria, in un incontro di antica memoria e di ricordi ormai sbiaditi di Serie A, il Palermo ha dimostrato di essere squadra che sa capitalizzare quanto di buono realizzato, sa soffrire senza mai abbassare la guardia e spendere tutte le energie disponibili per raggiungere la vittoria.
Spirito di sacrificio e determinazione fanno da contorno alla concretezza di una squadra che, a prova di smentita, sembra aver individuato il giusto assetto per tentare l’assalto alla agognata serie A.
Con una difesa finalmente attenta, in cui Bani giganteggia, ma che annovera punti forti anche negli altri componenti, con Palumbo a dettare i tempi della manovra affiancato dall’instancabile Segre e da Ranocchia in crescita, si è aggiunto, forse inaspettato, l’apporto concreto di Le Douaron, autore ieri al 29° del gol partita, a conclusione di una magistrale azione di contropiede che non ha dato scampo alla retroguardia blucerchiata.
Con questa vittoria, la terza consecutiva, i rosanero fanno sentire il fiato sul collo a Monza e Frosinone e autorizzano i tifosi a sognare un futuro più rosa che nero.
