Trasporto pubblico locale in Sicilia, FAISA CISAL presenta denuncia a Ispettorati e Procura

Trasporto pubblico locale in Sicilia, FAISA CISAL presenta denuncia a Ispettorati e Procura

CATANIA – La FAISA CISAL Sicilia ha depositato una formale denuncia nei confronti delle aziende Segesta Autolinee, Interbus, Etna Trasporti e Autoservizi Russo, trasmettendola a tutti gli Ispettorati del Lavoro competenti e alla Procura della Repubblica. Al centro dell’atto, gravi e reiterate violazioni in materia di orario di lavoro, sicurezza e organizzazione del servizio nel trasporto pubblico locale.

Un quadro allarmante di irregolarità

La denuncia descrive una situazione definita strutturale e allarmante, che comprende, tra le principali criticità:

  • Superamento del nastro lavorativo, già censurato da una recente sentenza del Tribunale di Palermo;
  • Mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo previsti dalla normativa;
  • Tempi di percorrenza irrealistici e fermate non a norma;
  • Assenza di programmazione e mancata affissione dei turni;
  • Utilizzo di mezzi non conformi ai limiti autorizzati;
  • Scarsa trasparenza sugli orari ufficiali dei servizi.

Secondo il sindacato, l’insieme di queste condizioni mette seriamente a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri, compromettendo al tempo stesso qualità e regolarità del servizio pubblico.

Crisafulli: «Non è più una semplice vertenza sindacale»

«Quello che denunciamo oggi non è più una semplice vertenza sindacale – dichiara Salvatore Crisafulli, coordinatore regionale FAISA CISAL Sicilia per le autolinee private – ma un sistema profondamente compromesso, fondato su un silenzio assordante e su comportamenti dilatori che mettono quotidianamente a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini».

Critiche al “sistema dei trasporti”

Il sindacato prende le distanze anche dalle dichiarazioni dell’assessore regionale ai Trasporti successive alla conclusione delle gare. «Siamo molto lontani dal “sistema magnifico dei trasporti” presentato come modello di efficienza e sicurezza – prosegue Crisafulli –. Oggi i servizi sono peggiorati, le condizioni di lavoro più gravose e la sicurezza sacrificata».

«È inutile – aggiunge – tentare di ripulire l’immagine con presentazioni di nuovi autobus o passerelle istituzionali, mentre quotidianamente si registrano turni fuori norma, sicurezza compressa, mezzi non sempre conformi e servizi improvvisati».

Denuncia estesa e mobilitazione

Per queste ragioni, la FAISA CISAL Sicilia ha deciso di rivolgersi non solo all’Ispettorato del Lavoro, ma a tutti gli organi competenti e alla Procura, ritenendo che la situazione non possa più essere ignorata né coperta dal silenzio istituzionale.

«Se qualcuno pensa di fermarci facendo finta di nulla, si sbaglia di grosso – avverte Crisafulli –. Siamo pronti ad azioni forti ed eclatanti, nel rispetto delle regole, perché qui è in gioco la sicurezza, non un semplice confronto sindacale».

La richiesta del sindacato

La FAISA CISAL Sicilia chiede interventi immediati e ispezioni urgenti, oltre all’assunzione di responsabilità anche da parte dei Consorzi affidatari, chiamati a rispondere in solido del rispetto del CCNL e delle normative sulla sicurezza, come previsto dal contratto di servizio.

In assenza di risposte concrete, il sindacato annuncia che la mobilitazione proseguirà e si intensificherà, a tutela dei lavoratori e dell’utenza.