ACIREALE – Nel corso dello scorso anno scolastico 2024/ 2025 l’attuale 5B Indirizzo Linguistico del Liceo “Regina Elena“ di Acireale ha vissuto un’esperienza formativa di grande valore culturale promossa dal Dirigente Scolastico, Prof. Sebastiano Raciti, che ha voluto sostenere l’iniziativa di tutto il Consiglio dell’allora 4BL. Su proposta del Prof. Daniele Consoli, la classe ha scelto alcune figure femminili della storia e del mito, poi, divisa in gruppi, ha creato per ciascuna di esse una piccola sceneggiatura che ha infine interpretato in un cortometraggio la cui trama è così sintetizzata dal professore citato, regista e montatore del corto: “Una ragazza, travolta da una crisi che mette in discussione il suo corpo e la sua identità, attraversa una serie di luoghi-simbolo in un viaggio tra sogno e veglia. Lì incontra figure femminili reali o archetipiche che le offrono visioni di coraggio, cura e giustizia. Attraverso prove emotive e scelte sempre più consapevoli, la protagonista smette di farsi definire dalla vergogna e compie la sua ‘mossa’ decisiva. Nel ritorno al mondo reale, porta con sé un nuovo baricentro: non più vittima degli sguardi altrui, ma autrice del proprio percorso“.
Nella mattinata del 27 novembre scorso la classe 5BL ha ricevuto il riconoscimento del proprio lavoro, nel contesto della manifestazione conclusiva del Festival Indipendente di Cinema Breve “Via dei Corti” (sezione corti scolastici), promosso dalle associazioni “Gravina Arte” e “NoName” insieme al Comune di Gravina. Al corto ME DIRECTION (DIREZIONE ME), è stata attribuita una menzione speciale “Per l’impatto culturale”, e in effetti l’opera risulta efficace nel rievocare per rapide e intense pennellate le vicende esistenziali di donne più o meno note, che nel percorso di autoconoscenza della protagonista diventano uno strumento di confronto e una via all’assunzione di consapevolezza. Ne deriva, fra le altre cose, l’affermazione di un’idea della cultura come qualcosa che ha a che fare con la vita reale e che, se interrogata, può parlare al cuore, può cambiarlo e arricchirlo, liberandone le potenzialità.
L’esperienza vissuta dalla classe è stata formativa a trecentosessanta gradi poiché, realizzando il corto, le ragazze e i ragazzi hanno accresciuto le proprie conoscenze e raffinato il proprio gusto, oltre ad aver vissuto momenti di condivisione su basi differenti da quelle consuete. Infine, in occasione dell’evento conclusivo del Festival, di non poca importanza formativa è stata per la classe la possibilità di vedere e valutare i corti delle altre scuole in concorso, un’occasione davvero preziosa per esercitare e acuire il senso critico su questioni di contenuto e forma dell’opera d’arte.



