Anche tre vigili urbani tra gli indagati di residenti “fantasma” che intascavano il Reddito di Cittadinanza indebitamente

Anche tre vigili urbani tra gli indagati di residenti “fantasma” che intascavano il Reddito di Cittadinanza indebitamente

CALTANISSETTA – Ventuno persone – tutte indagate –  avrebbero allestito un sistema di residenze fantasma creato per “intascare” indebitamente il Reddito di cittadinanza: è questo quanto emerge dalle indagini della squadra mobile della Questura di Caltanissetta.

Secondo quanto si apprende, tra i destinatari del provvedimento di conclusioni delle indagini ci sono anche tre ispettori della polizia municipale, un dipendente dell’anagrafe comunale e la titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche.

La Procura contesta la redazione di falsi contratti di locazione, dichiarazioni mendaci e accessi abusivi ai sistemi informatici del Comune. Il tutto per “costruire residenze mai esistite” per superare i controlli e ottenere il sostegno economico.

Nello specifico, gli ispettori municipali avrebbero attestato verifiche mai avvenute, il dipendente comunale invece è accusato di aver registrato all’anagrafe persone che in quegli immobili non avevano mai vissuto. L’agenzia privata, dal canto suo, avrebbe fornito la documentazione necessaria a rendere credibile l’intera operazione.

Dall’inchiesta emergono ipotesi di diversi reati: dalla falsità materiale e ideologica all’uso di documenti falsi, fino al favoreggiamento e all’abuso d’ufficio.