Vittoria, tre arresti per il sequestro del minorenne Nicosia

Vittoria, tre arresti per il sequestro del minorenne Nicosia

CATANIA – La Polizia di Stato ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gianfranco Stracquadaini (48 anni), Stefano La Rocca (22) e Giuseppe Cannizzo (39), ritenuti responsabili del sequestro di persona a scopo di estorsione del minorenne Gaetano Nicosia, avvenuto a Vittoria il 25 settembre.

La banda, secondo la DDA, avrebbe agito con un metodo definito “anomalo”, perchè la vittima è stata rilasciata prima del possibile pagamento del riscatto, comunque mai avvenuto.

La ricostruzione è stata possibile grazie a un’intensa attività tecnica condotta dalla Squadra Mobile di Ragusa, dal Commissariato di Vittoria, dalla SISCO di Catania e dal Servizio Centrale Operativo. Intercettazioni telefoniche e ambientali, tabulati, videosorveglianza e pedinamenti elettronici hanno permesso di tracciare i movimenti dei tre uomini e di consolidare il quadro accusatorio.

La figura centrale sarebbe stata quella di Stracquadaini, latitante da oltre un anno dopo essere stato interessato da un provvedimento per il tentato omicidio di un ex collaboratore di giustizia avvenuto nell’aprile 2024. Lo scorso 15 ottobre gli agenti lo hanno localizzato in un’abitazione nel centro di Comiso. Durante la cattura sono state rinvenute due pistole calibro 7.65 con matricola abrasa e relativo munizionamento, ritenute armi nella disponibilità immediata del latitante e collegate al sequestro.

Il procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, ha definito l’operazione “una brillante”, sottolineando che “le indagini hanno permesso di ricostruire tutti gli spostamenti fino a stringere il cerchio su Stracquadaini dopo una lunga latitanza”. Curcio ha spiegato perché si tratta di un sequestro anomalo: “Questo sequestro è un caso anomalo perché il rilascio è avvenuto prima della consegna del riscatto, che alla fine non c’è mai stata. Questo modus operandi non è prassi nel territorio nazionale, ma un episodio simile ha portato ad arresti da parte della DDA di Napoli”.

Il procuratore ha aggiunto: “Occorre approfondire gli equilibri criminali del vittoriese. Ci sono altri indagati su cui proseguiranno gli accertamenti: abbiamo individuato anche il luogo del sequestro”. Sul contesto mafioso ha affermato: “La netta divisione tra Stidda e Cosa Nostra nel vittoriese sembra essere più fluida, favorendo obiettivi criminosi comuni”.

L’indagine proseguiranno per definire ulteriori responsabilità e verificare eventuali supporti logistici che avrebbero favorito la latitanza di Stracquadaini e la gestione del sequestro.