La maxi inchiesta sugli appalti sanitari a Palermo: 22 indagati per corruzione e turbativa d’asta

La maxi inchiesta sugli appalti sanitari a Palermo: 22 indagati per corruzione e turbativa d’asta

PALERMO – La Guardia di Finanza di Palermo ha dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali nei confronti di 12 soggetti, emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo dopo i previsti interrogatori preventivi.

Tutti gli indagati sono stati destinatari di provvedimenti interdittivi, con cinque arresti domiciliari e un obbligo di firma.

Appalti per oltre 200 milioni nel mirino delle Fiamme Gialle

L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo, ha fatto emergere un presunto sistema illecito legato alla gestione di gare d’appalto per un valore complessivo superiore ai 200 milioni di euro, bandite da alcune fra le principali strutture sanitarie regionali.

Secondo gli investigatori, nelle trame ricostruite sarebbero coinvolti manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri, accusati di aver manipolato le procedure di aggiudicazione attraverso anticipazione di documenti di gara, condivisione di informazioni riservate e predisposizione di capitolati e disciplinari tecnici con il contributo diretto dei rappresentanti delle imprese favorite.

Tangenti mascherate da consulenze e pagate in contanti

Gli inquirenti avrebbero ricostruito accordi corruttivi che prevedevano l’elargizione di tangenti pari a centinaia di migliaia di euro, calcolate in percentuale sul valore degli appalti e spesso occultate tramite consulenze fittizie.

Sono state inoltre documentate diverse dazioni di denaro in contanti, per un totale di 47.820 euro, successivamente sequestrati.

Le intercettazioni avrebbero rivelato l’uso di un linguaggio criptico, con riferimenti a consegne di generi alimentari per indicare i pagamenti illeciti. Al centro del presunto sistema emergerebbe un noto professionista palermitano, già titolare di importanti incarichi pubblici.

La posizione della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza evidenzia che l’operazione conferma l’impegno costante del Corpo nel contrasto alla corruzione, fenomeno che altera la concorrenza, penalizza le imprese oneste e incide negativamente sui costi e sulla qualità dei servizi pubblici.

Presunzione di innocenza

Si precisa che i provvedimenti sono stati adottati sulla base degli elementi raccolti nella fase preliminare delle indagini e che, fino a sentenza definitiva, per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza.