PALERMO – La notizia circolava da giorni, ora è ufficiale: l’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ha avviato il procedimento di decadenza della concessione della spiaggia di Mondello alla Mondello Immobiliare Italo Belga S.A..
Una possibile svolta epocale per la borgata marinara di Palermo, se si considera che il binomio Mondello–Italo Belga affonda le proprie radici in quasi cent’anni di storia.
Secondo quanto comunicato dalla Regione, l’iter era stato formalmente avviato il 18 novembre, ma ha subito una brusca accelerazione dopo gli ulteriori elementi emersi dalla relazione della Commissione regionale Antimafia.
Perché la Regione vuole revocare la concessione a Italo Belga
Al centro del procedimento c’è una presunta omissione da parte della Italo Belga: la società avrebbe affidato alcuni servizi alla G.M. Edil srls senza richiedere la preventiva autorizzazione all’assessorato competente, come previsto dall’art. 45 bis del Codice della Navigazione.
Tra le attività esternalizzate figurano, fra le altre:
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manutenzione ordinaria e straordinaria di lettini, ombrelloni e sedie (incluso il lavaggio);
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manutenzione ordinaria e straordinaria delle cabine in legno;
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misurazione del litorale e definizione delle piante;
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spianamento e livellamento dell’arenile con mezzi meccanici;
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pulizia ordinaria e straordinaria della spiaggia e smaltimento dei materiali di risulta;
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allestimento dei lidi, montaggio e smontaggio delle cabine;
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posizionamento e mantenimento delle boe di segnalazione;
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manutenzione della passeggiata e conservazione dei materiali fuori stagione;
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gestione e smaltimento dei rifiuti.
Si tratta, sottolinea la Commissione Antimafia, di attività che rientrano «nell’alveo delle attività proprie della concessione», dunque centrali rispetto al rapporto demaniale tra Regione e concessionario.
Il ruolo della G.M. Edil e l’interdittiva antimafia
A rendere ancora più delicata la vicenda è la posizione della G.M. Edil srls, società che nelle scorse settimane è stata colpita da una interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Palermo Massimo Mariani.
Nell’organigramma dell’azienda compare come amministratore unico Rosario Genova (incensurato), fratello di Bartolo Genova, già condannato per mafia e ritenuto a capo della famiglia di Resuttana, tornato in libertà nel 2023.
La G.M. Edil si sarebbe occupata, tra l’altro, dello smontaggio delle cabine dello stabilimento balneare e di vari interventi sull’arenile di Mondello.
Commissione Antimafia: «Revocare subito la concessione»
La richiesta di revoca non arriva come un fulmine a ciel sereno. Il 20 novembre, infatti, la Commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, ha chiesto esplicitamente al governo Schifani di revocare la concessione demaniale alla Mondello Immobiliare Italo Belga.
Determinante è stata l’indagine avviata dopo i rilievi del 30 settembre presentati dal deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera, che già questa estate aveva acceso i riflettori sul lido dopo l’installazione dei tornelli per l’accesso all’area in concessione.
Oltre alla mancata autorizzazione per l’affidamento dei servizi alla G.M. Edil, la Commissione ha evidenziato un’altra criticità: dal 2005, anno in cui la concessione è stata modificata e ampliata da circa 20.000 a 36.000 metri quadrati, non sarebbe mai stata richiesta alcuna certificazione antimafia da parte dell’assessorato Territorio e Ambiente.
Nel documento approvato nella seduta n. 142 del 19 novembre 2025, l’Antimafia definisce «evidente» come la società Italo Belga, a partire dal 2022, abbia esternalizzato in via costante ed esclusiva alla G.M. Edil una «buona parte – probabilmente la maggior parte – delle attività relative alla gestione del bene in concessione», in violazione dell’art. 45 bis.
La nota dell’assessorato: 10 giorni per le controdeduzioni
Nella comunicazione ufficiale con cui viene formalizzato l’avvio del procedimento, l’assessorato Territorio e Ambiente scrive: «La società Mondello Immobiliare Italo Belga S.A., per le attività secondarie esternalizzate alla ditta G.M. Edil srls, non ha richiesto né ottenuto da parte di questa amministrazione alcuna autorizzazione ai sensi dell’art. 45 bis del Codice della Navigazione e non ha mai comunicato in altro modo l’esecuzione delle suddette attività».
Per questa ragione, la Regione ha concesso alla società dieci giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni e controdeduzioni, al fine di evitare la revoca delle concessioni demaniali marittime CDM n. 303/1992 e CDM n. 73/2008.
Se il procedimento dovesse concludersi con la decadenza, come sottolineato da La Vardera, si tratterebbe di una «svolta epocale», destinata – nelle sue parole – a «restituire la spiaggia di Mondello ai siciliani dopo quasi 100 anni».



