ROMA – La Corte dei Conti ha depositato le motivazioni con cui, lo scorso 29 ottobre, aveva negato il visto di legittimità alla delibera del CIPESS che approvava il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Il testo, molto articolato, ricostruisce l’intero iter amministrativo dell’opera e conferma l’attenzione con cui i magistrati contabili hanno scrutinato ciascun passaggio, consapevoli del ruolo strategico attribuito dal Governo al progetto.
Le ragioni della bocciatura si concentrano su due profili ritenuti decisivi. Il primo riguarda la procedura ambientale. Il progetto aveva ricevuto una valutazione di incidenza negativa su tre siti della Rete Natura 2000, superata dal Governo mediante la procedura dei Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (IROPI). Secondo la Corte, però, la relazione IROPI è priva della necessaria istruttoria tecnica, non dimostra l’assenza di alternative progettuali e non è accompagnata da un atto formale del Ministero dell’Ambiente. Le motivazioni considerate – sicurezza, salute, benefici ambientali – non soddisfano i requisiti della direttiva Habitat, mentre la Commissione europea ha già sollevato dubbi e richiesto chiarimenti.
Il secondo aspetto riguarda la disciplina degli appalti. La delibera CIPESS riattivava e aggiornava contratti siglati oltre quindici anni fa con il Contraente generale e altre società tecniche. Per la Corte, le modifiche intervenute – dal nuovo assetto finanziario interamente pubblico all’aumento dei corrispettivi – sono variazioni sostanziali che avrebbero imposto una nuova gara pubblica, secondo l’articolo 72 della direttiva Appalti. Il CIPESS, osservano i magistrati, non ha verificato con sufficiente profondità la compatibilità dell’operazione con le regole europee.
La fiducia di Stretto di Messina
Rapida la risposta da parte della società Stretto di Messina. “Abbiamo ricevuto e stiamo esaminando in queste ore le motivazioni della Corte dei conti per il provvedimento di ricusazione del visto alla Delibera CIPESS n. 41/2025 che ad agosto ha approvato il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina – ha dichiarato l’Amministratore delegato Pietro Ciucci -. Siamo fiduciosi di poter individuare le opportune iniziative conseguenti, anche alla luce dell’impegno profuso per riavviare la realizzazione del ponte secondo le modalità previste dalla legge speciale approvata dal Parlamento. È inoltre necessario conoscere anche le motivazioni della Corte sulla correlata ricusazione del visto al decreto interministeriale (MIT–MEF) n. 190/2025, che saranno comunicate entro 30 giorni dalla delibera del 17 novembre”.
La nota del Governo
Un quarto d’ora prima delle 20 è arrivata anche la posizione del Governo: “Le motivazioni della deliberazione della Corte dei conti sul Ponte sullo Stretto saranno oggetto di attento approfondimento da parte del Governo, in particolare delle amministrazioni coinvolte, che da subito sono state impegnate a verificare gli aspetti ancora dubbi. Il Governo è convinto che si tratti di profili con un ampio margine di chiarimento davanti alla stessa Corte, in un confronto che intende essere costruttivo e teso a garantire all’Italia un’infrastruttura strategica attesa da decenni”.



