Tenta di sfondare la porta per controllare che l’ex sia sola in casa: arrestato a Catania per atti persecutori

Tenta di sfondare la porta per controllare che l’ex sia sola in casa: arrestato a Catania per atti persecutori

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato un catanese di 50 anni che, nei giorni scorsi, ha terrorizzato l’ex fidanzata al culmine di una serie di episodi di minacce e vessazioni perpetrate, quotidianamente, nei suoi confronti.

La vittima ha chiesto aiuto ai poliziotti della Sala Operativa della Questura di Catania, spiegando, in lacrime, di temere per la propria incolumità dal momento che il suo ex stava per sfondare la porta di casa per cercare di intrufolarsi nell’abitazione in modo da verificare che, con lei, non ci fosse nessuno.

La gelosia morbosa dell’ex

Secondo quanto riferito dalla vittima ai poliziotti della squadra Volanti, giunti sul posto, nel quartiere Librino, l’uomo le avrebbe impedito, sin dall’inizio della relazione, di tenere contatti con amici e di frequentare persino alcuni parenti, facendole continue videochiamate per sincerarsi che si trovasse in casa da sola. Le sue ossessioni e la gelosia morbosa sarebbero cresciute sempre più al punto tale che la donna, stanca della situazione, avrebbe deciso di mettere fine alla relazione.

L’uomo, però, non solo non si sarebbe rassegnato alla rottura sentimentale, ma avrebbe intensificato gli atteggiamenti persecutori, senza dare tregua all’ex. Secondo quanto riferito dalla donna, l’ex si sarebbe appostato spesso sotto la sua casa, l’avrebbe pedinata in ogni spostamento, diventando ancor più aggressivo nelle sue condotte quando avrebbe capito che la donna era riuscita a voltare pagina e a rifarsi una vita. In più occasioni, l’avrebbe minacciata di morte, sostenendo di avere con sé una pistola.

La minaccia di uccidere i cagnolini

Le minacce sarebbero state estese anche nei confronti dei parenti della donna e persino contro i cagnolini della vittima, cani che l’uomo aveva tenuto in casa sua dopo la separazione.

Ai poliziotti la vittima ha raccontato anche di aver ricevuto, appena qualche giorno prima, una videochiamata in cui l’ex avrebbe mostrato uno dei due cagnolini preso per il collo, sostenendo che l’avrebbe impiccato.

I calci contro la porta d’ingresso

Dopo le minacce verbali, l’uomo sarebbe passato ai fatti, presentandosi davanti casa della donna, colpendo ripetutamente a calci la porta d’ingresso. A quel punto, impaurita, la vittima si è rivolta ai poliziotti che sono intervenuti in suo aiuto. Al loro arrivo però, l’uomo si era dileguato.

In carcere per atti persecutori

I poliziotti della squadra Volanti lo hanno raggiunto nella sua abitazione e lo hanno arrestato per atti persecutori, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. In casa, il 50enne, già noto per precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di spaccio di stupefacente, aveva effettivamente una pistola giocattolo priva di tappo rosso che è stata sequestrata.

Informato il pm di turno del Tribunale di Catania, l’uomo è stato condotto in carcere, in attesa di essere giudicato davanti all’Autorità Giudiziaria.