Al Teatro Metropolitan “Ti bacio quando torno” per l’I.C.S. “I. Calvino” di Catania – Il Musical che educa al sentimento attraverso la memoria di Santina

Al Teatro Metropolitan “Ti bacio quando torno” per l’I.C.S. “I. Calvino” di Catania – Il Musical che educa al sentimento attraverso la memoria di Santina

CATANIA – Quando il teatro incontra l’impegno civile, nasce qualcosa che va oltre lo spettacolo: diventa coscienza, emozione, educazione. È ciò che è accaduto con il Musical “Ti bacio quando torno”, della Compagnia Colata Lavica, ispirato alla vera storia di Santina, una ragazza di appena quindici anni, vittima di femminicidio a Marianopoli, nell’entroterra siciliano, ricostruita fedelmente a partire dal libro “Ti bacio quando torno” di Cataldo Lo Iacono e Salvatore Lombardo. È questo il risultato della prima dello spettacolo al quale l’I.C.S. “I. Calvino”, ha partecipato il 24 novembre al Teatro Metropolitan, grazie all’impegno educativo, mai stanco, del Dirigente Prof. Salvatore Impellizzeri.

Lo spettacolo ha saputo raggiungere il cuore degli studenti, non solo per la qualità artistica, ma per la capacità di restituire un volto, una voce, un contesto storico e sociale a una giovane vita spezzata troppo presto. Attraverso dialoghi ripresi fedelmente dal libro, i protagonisti – Santina, i suoi genitori, Antonio e la comunità del paese – rivivono sulla scena in una narrazione intensa, lucida e profondamente umana. Si è trattata di una messa in scena curata nei minimi dettagli.

La Compagnia Colata Lavica, con evidente passione e professionalità, ha realizzato un lavoro di straordinaria accuratezza. I costumi d’epoca, le scenografie ricostruttive hanno restituito il volto autentico del territorio siciliano degli anni in cui si svolsero i fatti. Gli attori intensi e credibili hanno dato vita a personaggi complessi, raccontando con rispetto una storia che scuote. Canti e interpretazioni vocali eccellenti, con la partecipazione straordinaria di Manuela Villa, hanno mantenuto alta l’attenzione e il coinvolgimento emotivo degli studenti.

Ma a rendere il Musical ancor più efficace è stato il corpo di ballo della scuola “Lombardo Academy”, guidato dal maestro Antonio Lombardo. Le coreografie, eleganti e d’effetto, hanno alleggerito il peso narrativo, donando momenti di respiro emotivo senza snaturare la gravità del tema. Il musical, con la sua natura integrata di danza, canto e recitazione, è riuscito così a offrire una via di comprensione più accessibile ai giovani, che attraversano un’età delicata.

È importante educare al rispetto anche attraverso il teatro. Come già aveva messo in luce il libro, anche lo spettacolo ha evidenziato con forza la radice profonda della tragedia: una cultura patriarcale fondata sul possesso, sulla sopraffazione e sulla negazione della libertà femminile.

Il Musical, accolto positivamente dagli studenti, si è trasformato in strumento educativo e di prevenzione, sottolineando un messaggio cruciale: solo un lavoro continuo sull’affettività, sui disagi interiori e sugli stereotipi può costruire una cultura del rispetto e dell’amore autentico — quello che non limita, non possiede, non umilia, ma accoglie la libertà dell’altro.

In questo senso, la Compagnia ha pienamente espresso la sua missione di educere – tirar fuori talenti, coscienza, valori e speranza – intervenendo in modo significativo nel percorso formativo ed emotivo dei ragazzi, contribuendo alla loro crescita come futuri uomini e donne, cittadini consapevoli.

Il momento più intenso, il culmine emotivo dello spettacolo, è stato il fermo immagine finale della madre e della figlia separate dalla corriera, unite da quel “bacio mai dato”, richiamando la celebre canzone di De André. Il tutto accompagnato dal canto toccante di Manuela Villa e dall’immagine sullo sfondo di Santina con un libro in mano, e un cumulo di carte, di libri come sogni infranti che cadono giù a pioggia, strappando lacrime di commozione agli spettatori.

Un’immagine potente che non lascia indifferenti e che rimane impressa nella memoria degli spettatori, come monito e come promessa di cambiamento.

Il Musical su Santina non è stato solo uno spettacolo, ma un atto di responsabilità civile e pedagogica che la scuola I.C.S. Calvino vive giorno per giorno con impegno educativo. Questa storia ha parlato ai giovani con un linguaggio artistico e diretto, ha restituito dignità a una vita spezzata ed è riuscita a trasformare il dolore in consapevolezza.

Un lavoro eccellente, capace di far riflettere e di educare, perché – come insegna la storia di Santina – la cultura può salvare, quando insegna ad amare senza dominare.

Un applauso alla Compagnia, agli studenti, agli insegnanti e a tutti coloro che credono nel potere del teatro come strumento di cambiamento.

Articolo realizzato in collaborazione con la Prof.ssa Patrizia D’Amico

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