ITALIA – A poco più di un paio d’anni dalla sua uscita al cinema, sarà trasmesso per la prima volta in TV uno dei film che ha commosso, emozionato e sensibilizzato migliaia di persone, ovvero “C’è ancora domani“, avente come attrice protagonista Paola Cortellesi.
“C’è ancora domani”, torna in TV il film di Paola Cortellesi
Pluripremiato, capace di far riflettere e che lancia messaggi forti/importanti, queste le caratteristiche principali della pellicola. Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, andrà in onda in prima serata su Rai 1, a partire dalle 21:30 circa.
Distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 26 ottobre 2023, ha riscosso fin da subito grande successo da parte del pubblico e della critica. Presentato in apertura alla Festa del Cinema di Roma dello stesso anno, in concorso nella categoria “Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani“, ha vinto due premi e una menzione speciale.
Una pellicola pluripremiata che ha “girato” il mondo
In seguito, ha ricevuto il riconoscimento del Nastro d’argento come miglior film dell’anno, ottenuto ben sei David di Donatello e il Globo d’Oro – Miglior Film 2024. La pellicola inoltre, è rimasta al cinema per 22 settimane consecutive, fino al 21 marzo 2025, risultando prima in classifica per 7 settimane e all’interno nella top10 per altre cinque.
È ritenuto infatti il film più visto della storia, con 5,4 milioni di telespettatori, posizionandosi al decimo posto per numero d’incassi, e al quinto della classifica italiana di quelli guardati maggiormente. Una pellicola dai grandi numeri, ma non solo quelli, in grado di “smuovere” le coscienze e raggiungere ampiamente e in modo “potente” chiunque, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno sociale/culturale.
Un messaggio importante per la giornata di oggi
Tutti l’hanno guardato o ne hanno sentito parlare da qualche parte almeno una volta, e anche chi non l’avesse visto finora, è stato raggiunto sicuramente da post, stralci di film sui social e citazioni varie, riconducibili a qualche scena di rilievo. Stasera entrerà nelle case di milioni di italiani, per continuare a “scuotere” l’anima del pubblico, anche oltre il grande schermo.
Il film ha coinvolto centinaia di persone nei mesi successivi alla sua uscita, dai giovani agli adulti, dalla famiglia alla scuola e agli ambienti lavorativi, generando un dibattito tra “genere” e generazione. Ed è proprio oggi, in maniera soprattutto simbolica, in una giornata in cui “se ne parla di più”, che sarà possibile vederlo in televisione per la prima volta. Una pellicola semplice, ma allo stesso tempo audace, al cui interno si cela un significato profondo e intrinseco.
La trama di “C’è ancora domani“
Ambientato a Roma, principalmente nel quartiere Testaccio della Capitale, mostra lo scenario devastante dopo la sconfitta dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. La trama parla della famiglia Santucci, di umili origini e composta dalla madre Delia, dal marito Ivano, dal padre di quest’ultimo, Ottorino, e dai tre figli Marcella, Sergio e Franchino.
La primogenita, unica figlia femmina della famiglia, disapprova la “passività” con cui la madre affronta una situazione di grande disagio, tra tradimenti e abusi coniugali. Quotidianamente infatti, Delia subisce le violenze fisiche e psicologiche perpetrate dal marito. Ma l’ambienta tossico non è “solo quello di casa, perché in ambito lavorativo viene anche sottopagata in quando “donna”.
Per fortuna però ci sono alcuni lati positivi nella sua vita, come l’amicizia con Marisa, fruttivendola allegra e simpatica, che ha una relazione matrimoniale sana, e quella con il meccanico Nino, con cui in passato aveva avuto una storia d’amore, il quale le propone di emigrare insieme al Nord per avere un futuro migliore.
Un giorno, Delia trova casualmente per strada una foto di famiglia e la restituisce al legittimo proprietario, ovvero un soldato afroamericano di nome William, che l’aveva persa. Il militare la ringrazia offrendole del cioccolato, ma entrambi non riescono a comunicare per incomprensione della lingua (lei non conosce l’inglese e lui l’italiano).
Seguono altri incontri involontari, fin quando William nota dei lividi sul corpo di Delia. Comprendendo che Delia potrebbe trovarsi in una situazione difficile, è fortemente intenzionato a darle una mano, ma lei accelera il passo e si allontana.
L’arrivo della famosa “lettera” che darà una “svolta” alla sua vita
Nel frattempo, la donna riceve una misteriosa lettera, che potenzialmente le cambia la vita, anche se ancora non lo sa. Infatti all’inizio decide di buttarla via, ma poi la recupera e custodisce, traendone la forza per reagire alla sua condizione di vita malsana.
I figli al contempo cercano di trovare la loro strada. Ad esempio Marcella frequenta Giulio Moretti, giovane rampollo di una famiglia benestante, proprietaria di un noto bar della zona, con il quale poi si fidanza ufficialmente. Poco dopo però, Delia si accorge degli atteggiamenti sbagliati di Giulio, fino a quel momento mostratosi sempre gentile, disponibile e comprensivo con tutti. Quest’ultimo infatti aveva iniziato a comportarsi con Marcella, in maniera simile a quella di suo marito Ivano, all’epoca del fidanzamento con lei.
La madre, cogliendo delle analogie e temendo che la figlia potesse fare la sua stessa fine, oppressa e umiliata da un marito violento, possessivo e forse anche infedele, chiede l’aiuto di William e fa esplodere il bar della famiglia Moretti, mandandola sul lastrico. I due di conseguenza si lasciano e il fidanzamento viene “rotto”, essendo “caduti” troppo “in miseria” secondo il padre di Marcella.
Delia decide di ribellarsi al marito e per farlo sceglie il 2 giugno, giorno della partenza di Nino per il settentrione. Al momento giusto, utilizza un pretesto per uscire di casa senza destare sospetti, ma proprio in quello stesso frangente, si scopre che il suocero Ottorino, da tempo malato e costretto a letto, non ce l’ha fatta a seguito di un peggioramento improvviso.
La “ribellione” di Delia e di tante altre donne con “C’è ancora domani“
Dopo la morte dell’uomo, viene allestita la veglia funebre, che costringe Delia a dover rimanere lì per l’intera giornata. La donna tuttavia non si perde d’animo, dicendosi che permettere in atto il suo piano “c’è ancora domani“.
Il giorno successivo infatti, già di mattina presto, Delia lascia sul comodino della figlia Marcella, che ancora dorme, una busta con dentro una lettera e dei soldi, originariamente messi da parte per il corredo nuziale, ma che ora vuole utilizzi per poter studiare e diplomarsi, contrariamente al volere del marito.
A quel punto Delia esce di casa e si reca alle urne a votare per la prima volta, insieme a molte altre donne d’Italia. Poco prima di entrare nel seggio, si rende conto di aver smarrito la tessera elettorale, che le è caduta inavvertitamente prima di uscire di casa.
Era proprio questo il contenuto della misteriosa lettera che Delia custodiva. In quell’attimo però, la donna viene raggiunta sia da Ivano, che vuole riportarla a casa con la forza, che da Marcella, che ha recuperato la tessera, che il marito preso dalla rabbia aveva appallottolato, con l’intento di consegnarla alla madre per permetterle di votare.
La ragazza riesce passare tra la folla di persone votanti, per dare il documento a Delia. All’uscita dal seggio, Ivano si dirige minaccioso verso la moglie, ma lo sguardo deciso di Delia, che lo fissa senza timore, circondata da tutte le altre donne che come lei hanno votato per la prima volta, lo spinge a fermarsi, che desiste e se ne va.
Alcune curiosità su Paola Cortellesi
Una settimana intensa per Paola Cortellesi, ieri il giorno del suo 52esimo compleanno e dopodomani il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Messina.
La famosa attrice e regista, classe 1973, ha mosso i suoi primi passi nel mondo della recitazione già da giovanissima, arrivando al culmine della sua carriera con il noto film “C’è ancora domani“, di cui è stata anche sceneggiatrice.
Molteplici le sue qualità, ma quella di “spicco” è sicuramente la comicità. La ricordiamo infatti in molte commedie, alcune delle quali che lasciano trapelare dei messaggi che vanno aldilà della “battuta umoristica”, come “Scusate se esisto“, “Nessuno mi può giudicare“, “Come un gatto in tangenziale“, “Maschi contro femmine“, “Ma tu la conosci Claudia?“, “Qualcosa di nuovo“, “Ma cosa ci dice il cervello” e molti altri ancora.



