Al Policlinico di Palermo in aumento gli accessi per sospette violenze sessuali

Al Policlinico di Palermo in aumento gli accessi per sospette violenze sessuali

PALERMO – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo rinnova il proprio impegno nella tutela, nell’assistenza e nella prevenzione della violenza di genere, diffondendo i dati aggiornati relativi alle attività svolte dalle strutture dedicate.

Alla data del 24 novembre 2025 sono stati 41 gli accertamenti per sospetti episodi di violenza sessuale effettuati dal Pronto Soccorso Ostetrico e dalla Medicina Legale. Un trend che, pur avendo registrato nel tempo oscillazioni (52 casi nel 2022, 33 nel 2024), non evidenzia una significativa riduzione.

Secondo i professionisti, l’andamento conferma la crescente fiducia delle donne nei percorsi sanitari dedicati, capaci di garantire accertamenti scientificamente fondati, multidisciplinari e utili alla documentazione richiesta dalle forze dell’ordine.

Medicina Legale: “La prevenzione è ancora un terreno aperto”

“Ciò non significa che tutto sia stato fatto – sottolinea la professoressa Antonella Argo, responsabile della Medicina Legale dell’AOUP –. Il tema della prevenzione dell’abuso è ancora aperto a molteplici soluzioni. Il raccordo tra strutture ospedaliere, servizi territoriali, programmi di protezione immediata e percorsi di recupero per gli uomini autori di violenza dimostra quanto lavoro sia ancora necessario”.

Argo evidenzia come i dati testimonino da un lato una maggiore fiducia nelle strutture sanitarie, dall’altro la persistenza di un fenomeno che richiede interventi educativi, programmazione e sostegno concreto.

Una rete costruita negli anni: il modello Daphne

L’AOUP partecipa sin dai primi anni 2000 alle diverse versioni del Progetto Daphne, modello europeo di rete socio–sanitaria integrata, fondamentale per dare piena attuazione alle strategie di prevenzione previste dalla Convenzione di Istanbul.

Centrale è anche il lavoro di formazione multidisciplinare rivolto a sanitari, operatori sociali e forze dell’ordine, insieme alle campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

“Nessuna donna deve essere lasciata sola”: il ruolo della rete ospedale–territorio

“Il nostro principio irrinunciabile è che nessuna donna deve affrontare questo percorso da sola – afferma la professoressa Stefania Zerbo, referente aziendale della rete contro la violenza di genere –. La violenza non è un fatto individuale, ma un fenomeno complesso che richiede collaborazione, strumenti condivisi e formazione continua. L’obiettivo è garantire risposte rapide, coordinate e rispettose, e costruire un modello sempre più efficace, capace di proteggere ma anche di prevenire ed educare”.

Il ruolo dell’Ambulatorio del Centro Antiviolenza

Un presidio fondamentale è l’Ambulatorio del Centro antiviolenza della Clinica Ostetrica e Ginecologica, che accoglie donne italiane e straniere con la massima attenzione e riservatezza.

“La visita ginecologica finalizzata a documentare la violenza – spiega il professor Renato Venezia, direttore dell’UOC di Ginecologia – è un momento delicatissimo. La paziente porta spesso con sé imbarazzo, timore, dolore e vergogna: servono competenze cliniche, ma anche sensibilità ed empatia per tutelarne la salute fisica ed emotiva”.

Tra le attività garantite:

  • trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili,
  • monitoraggio del rischio di gravidanza indesiderata,
  • contraccezione d’emergenza,
  • protezione sanitaria immediata e completa.

La Direzione: “Garantire sicurezza e dignità è una priorità assoluta”

La Direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ribadisce il ruolo centrale dell’ospedale nella rete contro la violenza di genere: “Il nostro impegno quotidiano è offrire a ogni donna un luogo sicuro, accogliente e protetto. Continueremo a investire sulla formazione, sul potenziamento dei servizi e sulla collaborazione con il territorio. La tutela della dignità e dell’integrità delle donne deve restare una priorità assoluta”.

Furnari ha inoltre annunciato l’avvio, dal 1° dicembre, dell’indagine interna promossa con il CUG per monitorare le pari opportunità e individuare eventuali episodi di violenza, molestie o discriminazioni all’interno dell’azienda.

Il questionario, anonimo e disponibile sulla rete intranet fino al 7 gennaio, sarà analizzato da una Commissione di esperti.