Acqua, allarme ad Agrigento: Aica debitrice per 23 milioni, Siciliacque annuncia il taglio delle forniture

Acqua, allarme ad Agrigento: Aica debitrice per 23 milioni, Siciliacque annuncia il taglio delle forniture

AGRIGENTO – Ad Agrigento e in provincia scatta l’allarme per la possibile riduzione dell’erogazione idrica. La società che gestisce la distribuzione dell’acqua sul territorio, Aica, ha accumulato un debito di 23 milioni di euro nei confronti del fornitore all’ingrosso Siciliacque, che ora è pronta a intervenire con un taglio progressivo delle portate.

Secondo quanto comunicato, al debito principale si sommano anche interessi di mora legati al mancato pagamento delle forniture pregresse – a partire da agosto 2023 – e di quelle correnti.

Dal 1° dicembre taglio progressivo: da 200 a 50 litri al secondo

Come già annunciato lo scorso 6 novembre, dal 1° dicembre Siciliacque ridurrà l’erogazione d’acqua destinata ad Agrigento e provincia: si passerà gradualmente dagli attuali 200 litri al secondo a 50 litri al secondo, ovvero la quantità minima prevista per legge.

In una nota ufficiale indirizzata alla Prefettura, all’Assemblea territoriale idrica e alla Regione Siciliana, Siciliacque precisa che la misura sarà applicata “in modo graduale, nel pieno rispetto delle normative vigenti” e resterà in vigore “fino a quando non sarà posto rimedio all’attuale situazione di inadempienza di Aica”.

La società sottolinea che l’insoluto di Aica sta “mettendo a rischio l’equilibrio economico-finanziario di Siciliacque, in un momento in cui l’azienda è impegnata in importanti investimenti per il miglioramento del sistema idrico di sovrambito”.

Possibili correttivi e sospensione del taglio se il debito verrà sanato

Nel comunicato, Siciliacque precisa che il piano di riduzione delle forniture idriche potrà essere modulato in base alle eventuali esigenze tecniche o emergenziali che Aica dovesse segnalare.

La società annuncia inoltre che la misura di contenimento “verrà immediatamente sospesa qualora Aica provveda a regolarizzare la propria posizione debitoria”, aprendo quindi uno spiraglio alla trattativa e a un possibile rientro che eviti ripercussioni troppo pesanti sull’utenza di Agrigento e provincia.