SICILIA – Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’allarme sui femminicidi resta alto, sebbene i dati diffusi dal ministero dell’Interno dimostrino nel 2025 un calo degli omicidi rispetto al 2024.
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: dati sui femminicidi
Negli ultimi dieci anni gli omicidi volontari sono passati da 475 del 2015 a 319 del 2024, toccando il minimo storico dall’Unità d’Italia nel 2020, anno del Coronavirus, con 289. Questo quanto emerge dalle statistiche ufficiali dal ministero dell’Interno.
Nonostante però la diminuzione dei delitti totali e l’introduzione della normativa del cosiddetto “Codice rosso“, cioè la Legge 69 del 2019 che rafforza la tutela di coloro che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti, la percentuale di femminicidi purtroppo rimane ancora troppo alta.
Percentuali e statistiche dei femminicidi
Il calo risulta quindi esiguo e le donne uccise da mariti, compagni, conviventi o ex nel 2025 sono state 85, dal primo gennaio al 20 ottobre. Tra l’altro, nel 96% dei casi si tratta di femminicidio.
Il dato inoltre sembra “non confrontare” rispetto alla diminuzione registrata nel numero degli omicidi avvenuti in ambito familiare e affettivo, ovvero 98 contro 122 del 2024, meno 12%, mentre le donne passano da 70 a 60 (meno 24%).
Dal 2015 al 2024 il totale delle vittime di delitti volontari di sesso maschile è scesa da 330 a 206, ma per le donne rimane “stabilità” nel numero, perché da 145 si è passati a 113.
Le iniziative per oggi
Numerose le iniziative previste per la giornata di oggi, tra cui una campagna di comunicazione, organizzata dall’Arma dei carabinieri, finalizzata a responsabilizzare e rafforzare la consapevolezza e l’impegno su un tema così delicato.
In tale prospettiva, è stato ideato uno spot con la partecipazione dell’attrice Cristiana Capotondi, che richiama i concetti di rispetto, ascolto e legalità, sottolineando la necessità di investire su un cambiamento culturale per un futuro senza violenza.
Prosegue il coinvolgimento di scuole e comunità. In molti Comuni i carabinieri hanno realizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani e promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma s’illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World“, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.
I progetti dedicati alle donne vittime di violenza
Tra le iniziative di maggiore rilievo, il progetto “Una stanza tutta per sé“, avviato nel 2015 in collaborazione con Soroptimist International d’Italia, che ha consentito l’allestimento di 211 stanze nelle caserme dell’Arma, dotate di strumenti tecnologici e ambienti riservati dedicati all’ascolto protetto delle vittime di violenza.
L’iniziativa inoltre ripropone su larga scala la positiva esperienza attuata nel 2014, nella sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”, ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.
Il progetto, tra l’altro, è stato recentemente ampliato con “Una stanza tutta per sé…portatile“, una versione sempre “a portata di mano” con un kit dotato di notebook e microtelecamera integrata per la registrazione audio-video di denunce ed escussioni, destinato alla diffusione ai reparti dell’Arma sul territorio (79 kit già distribuiti), anche indipendentemente dalla presenza di una stanza d’ascolto protetto dedicata.
Prosegue anche il progetto “Mobile Angel“, nato sempre con il Soroptimist International d’Italia e sostenuto da fondazioni no profit, che consiste nel fornire alla vittima che denuncia episodi di violenza di genere, uno smartwatch in grado d’inviare richieste di allarme alle Centrali Operative dell’Arma e di geolocalizzare l’utilizzatore.



