SAN GIOVANNI LA PUNTA – Dire di “no” per la donna è un diritto, accettare il “no” per l’uomo è un dovere: risulta necessario e urgente che questo concetto, semplice ma basilare, venga diffuso, predicato e insegnato in ogni ambito sociale, perché si possa finalmente spezzare l’ormai continuo e non più tollerabile perpetuarsi di violenze sul genere femminile.
Bisogna, dunque, distruggere le fondamenta di una cultura sessista e patriarcale troppo radicata che, inficiando le coscienze, indebolisce e mina la capacità di pensare e discernere in modo lucido e chiaro, insinuando nelle menti maschili, sin dalla nascita, atteggiamenti ossessivi e di manipolazione psicologica che, riversati sulle vittime, sfociano in gesti estremi quali i femminicidi. Ecco perché l’istituzione scolastica, con il suo ruolo di magistra vitae, costituisce uno degli spazi più fertili dove operare in questo senso.
L’ITET “De Nicola” di San Giovanni La Punta (CT), grazie alla sensibilità della sua Dirigente scolastica, la professoressa Elena Anna Giuffrida, che tiene molto a cuore questa tematica, organizza eventi, manifestazioni e mattinate di studio con cui sensibilizzare gli animi delle studentesse e degli studenti a riguardo. Molto sentito e partecipato è stato l’incontro di ieri con Cataldo Lo Iacono, autore insieme a Salvatore Lombardo del libro “Ti bacio quando torno”, che racconta il tragico fatto di sangue che vide protagonista una giovanissima quindicenne di nome Santina, uccisa con sette colpi di pistola dal suo spasimante nel lontano 1954 a Marianopoli – paese in provincia di Caltanissetta – perché difese a ogni costo la sua volontà di continuare gli studi, non corrispondendo i sentimenti dell’uomo (che aveva undici anni più di lei).
Una storia emblematica che rivela come Santina, con la sua vita e le sue scelte, costituisca un simbolo di ribellione e libertà femminile in un contesto sociale restrittivo come l’entroterra siciliano degli anni ’50. Il suo desiderio era solo quello di studiare per diventare medico, un obiettivo sicuramente troppo ambizioso per quel tempo che gli costò la vita, spezzatale crudelmente dal folle gesto di un uomo – il suo omicida – ferito nell’orgoglio di maschio dal rifiuto, dal “no”.
“Un regalo per Santina, un regalo per mia madre” racconta commosso Cataldo Lo Iacono.
L’evento è stato organizzato con la massima cura dalle referenti dell’educazione alla cultura di genere prof.sse Melania Impallomeni e Valeria Barbagallo. La scuola prende spunto da Santina per sottolineare il diritto allo studio, come afferma la professoressa Impallomeni.
Insieme allo scrittore è intervenuta Lilia Romeo, autrice del musical “Ti bacio quando torno” tratto dall’omonimo romanzo, che sarà portato in scena a teatro giorno 25, in occasione della giornata dedicata alla violenza sulle donne. Molto commovente la rappresentazione teatrale che ha visto protagonisti, sul palco dell’auditorium, gli studenti del progetto “PAROLE IN SCENA”, curati dalla tutor, prof.ssa Melania Impallomeni e dall’esperta, prof.ssa Aurora Mascali. “I ragazzi hanno messo in gioco se stessi e i loro sentimenti” racconta la professoressa Mascali.
L’attenzione e la partecipazione delle studentesse e degli studenti presenti all’incontro è stata tangibile: i loro volti seri, gli occhi commossi e il silenzio quasi “sacro” durante gli interventi dei relatori hanno dimostrato quanto questa tematica li coinvolga nel profondo. Decine le domande, le osservazioni e le riflessioni poste all’autore del libro.





