Agricoltore muore schiacciato dal trattore a Menfi. Federacma: “Tragedie che si ripetono, servono prevenzione e revisione obbligatoria”

Agricoltore muore schiacciato dal trattore a Menfi. Federacma: “Tragedie che si ripetono, servono prevenzione e revisione obbligatoria”

MENFI – Ancora una tragedia nei campi siciliani. Un agricoltore di 62 anni è morto a Menfi, in provincia di Agrigento, dopo essere stato schiacciato dal trattore che stava manovrando all’interno di un podere in contrada Cinquanta.

Secondo una prima ricostruzione, il mezzo agricolo si sarebbe ribaltato improvvisamente, intrappolando l’uomo sotto il peso del trattore. Inutili i tentativi di soccorso.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che stanno cercando di chiarire la dinamica dell’incidente.

Federacma: “Ancora morti evitabili”

La Federacma – Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime cordoglio alla famiglia della vittima e torna a denunciare l’assenza di una strategia efficace sulla sicurezza dei mezzi agricoli.

“Quando un trattore si ribalta e schiaccia il conducente, è evidente che non ci sono le condizioni minime di sicurezza”, dichiara il presidente Andrea Borio.

Secondo Borio, troppo spesso mancano sistemi di protezione passiva, come rollbar e cinture, oppure non vengono effettuate le necessarie verifiche tecniche sullo stato dei mezzi.

“La revisione obbligatoria è ferma dal 2015”

Federacma sottolinea come la revisione obbligatoria dei trattori, prevista per legge dal 2015, non sia mai diventata realmente operativa.

“Finché lo Stato non renderà effettiva questa norma, continueremo a contare morti nei campi”, avverte Borio.

Seconda vittima in Sicilia nel 2025

Quello di Menfi è il secondo decesso del 2025 in Sicilia per il ribaltamento di un trattore. Il 14 luglio, a Patti (Messina), un agricoltore 37enne era morto in circostanze simili.

“Le vittime non sono numeri”

Borio conclude con un appello: “Le vittime non sono numeri. Sono persone e famiglie che restano segnate per sempre. Serve una politica reale sulla sicurezza: controlli, formazione e investimenti. Non possiamo più tollerare che ogni settimana un agricoltore muoia schiacciato da un mezzo non sicuro”.

Foto di repertorio