CATANIA – È stata inaugurata, in presenza delle massime autorità, la nuova sede del gabinetto regionale della Polizia Scientifica “Sicilia orientale”. La struttura, locata in via Milano, è intitolata a Filippo Raciti, poliziotto esemplare e medaglia d’oro al valor civile.
La nuova sede della polizia scientifica a Catania, i presenti
Il solenne momento ha potuto vantare della partecipazione da parte del prefetto e del questore di Catania, oltre che delle più alte autorità locali. Presenti, nello specifico, il direttore centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica, dirigente generale di pubblica sicurezza Luigi Rinella. Sul luogo anche la dottoressa Fabiola Mancone, dirigente superiore di pubblica sicurezza e direttore del servizio polizia scientifica.

L’apertura di tale sede altro non è che il promemoria dell’impegno portato avanti dalla polizia, in missione per rendere più efficace e più efficiente l’azione di questa articolazione. La struttura è stata così benedetta dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, monsignore Vincenzo Branchina, e dal cappellano della polizia di stato, Don Salvatore Interlando.
A scoprire la targa commemorativa, poi, la dottoressa Mancone, responsabile anche al taglio del nastro, e la signora Marisa Grasso, vedova del commissario Filippo Raciti. Il momento è stato dunque seguito dalla visita dei nuovi laboratori.
Gli obiettivi tra passato e futuro
L’obiettivo della nuova è struttura, quindi, è quello di assicurare un luogo, moderno e funzionale, a quegli agenti che silenziosamente agiscono ogni giorno. Un vero e proprio plotone capace di unire la precisione della scienza all’intuito investigativo, all’interno di una persistente ricerca della verità.
L’avanzato edificio ospiterà così diversi laboratori specializzati, come sale di analisi, archivi tecnici e spazi operativi moderni. Grazie proprio a queste infrastrutture la polizia scientifica potrà contare su un potenziamento della propria attività investigativa, migliorandone la rapidità e l’efficacia del rapporto con le procure e gli altri organismi giudiziari.
A tal proposito il direttore centrale ha dichiarato: “L’assegnazione della nuova sede, con la disponibilità di più ampi ed adeguati spazi, ha consentito non solo il potenziamento ed il miglioramento dei laboratori già presenti presso la vecchia sede, ma ha anche reso possibile porre le basi per la realizzazione di nuovi laboratori, come il laboratorio di residui dello sparo, il laboratorio per gli accertamenti irripetibili di genetica forense e il polo per le ricostruzioni tridimensionali della scena del crimine”.



