Avvocato Alessandro Finazzo muore in bici a Mondello: domani i funerali

Avvocato Alessandro Finazzo muore in bici a Mondello: domani i funerali

PALERMO – Un improvviso malore ha stroncato ieri la vita di Alessandro Finazzo, avvocato 56enne originario di Alcamo e molto conosciuto negli ambienti forensi palermitani.

Il professionista si è sentito male mentre percorreva in bicicletta viale Margherita di Savoia, a Mondello, durante una delle sue attività preferite.

La notizia, diffusasi rapidamente, ha suscitato profonda commozione tra colleghi, amici e tutti coloro che ne avevano apprezzato le qualità umane e professionali.

I soccorsi rallentati dalle deviazioni per la maratona

Secondo le prime ricostruzioni, i soccorsi sarebbero arrivati con qualche difficoltà: le deviazioni imposte dalla Maratona di Palermo avrebbero rallentato il tragitto dell’ambulanza, poi scortata fino al luogo dell’intervento da una pattuglia dei carabinieri.

Per Finazzo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato San Lorenzo, che dopo aver constatato il decesso hanno avvisato la famiglia.

Martedì l’ultimo saluto ad Alessandro Finazzo ad Alcamo

I funerali si terranno martedì 18 novembre alle 15.30, nella Chiesa Madre di Alcamo.

Finazzo lascia la moglie e le due figlie, Matilde e Giuliana.

Considerato un profondo conoscitore del diritto amministrativo, Finazzo era un avvocato cassazionista stimato dall’intera categoria.

Il ricordo dell’Ordine: “Preparato, signorile, amante della vita”

L’Ordine degli avvocati di Trapani ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia.

Il presidente dell’Ordine, Salvatore Longo, lo ha definito “un professionista assai preparato e serio“, sottolineandone “la signorilità innata e il garbo con cui trattava chiunque avesse modo di incontrarlo”.

Longo ha ricordato anche la grande umanità dell’avvocato e le passioni che coltivava: “Amava la vita in tutte le sue forme, e in particolare lo sport, che praticava con gioia”.

Infine, un pensiero alla sua riservatezza: “Era una persona che rifuggiva il clamore mediatico, nonostante i successi professionali gli avrebbero dato più di un motivo per mettersi in mostra”.