CATANIA – La Guardia di Finanza di Catania ha eseguito due nuovi provvedimenti del Tribunale – sezione Misure di prevenzione, che colpiscono beni e attività economiche ritenute riconducibili a Orazio Salvatore Scuto, considerato dagli inquirenti un elemento di rilievo del clan Laudani attivo nell’area acese.
Il valore complessivo dei patrimoni sottoposti a misura è di 2,1 milioni di euro.
Le società coinvolte
Il Tribunale, accogliendo la richiesta della Procura distrettuale, ha disposto:
- il sequestro di prevenzione della Vetrans Srl di Aci Sant’Antonio, ritenuta direttamente legata a Scuto e finanziata – secondo gli investigatori – con proventi illeciti del sodalizio mafioso;
- l’applicazione della misura dell’amministrazione giudiziaria alla Ap Motors Srls di Zafferana Etnea e alla ditta individuale Lb Auto di Aci Sant’Antonio, entrambe attive nel settore della vendita di autovetture.
Secondo l’accusa, il regolare esercizio delle attività avrebbe favorito in modo stabile Scuto e il clan Laudani.
Misure che ampliano un precedente sequestro
I provvedimenti rappresentano un’estensione delle misure adottate a inizio 2025 dal Gico del Nucleo PEF della Finanza etnea, che avevano già portato al sequestro di:
- una ditta individuale a Valverde, attiva nel procacciamento di prodotti ortofrutticoli;
- due immobili di pregio e un terreno, sempre a Valverde;
- un’autovettura;
- tre conti correnti.
Il valore stimato del precedente sequestro superava un milione di euro.
Il contesto investigativo: l’operazione “Lumia”
Scuto è inoltre tra gli otto arrestati dell’operazione “Lumia” (maggio 2025), che aveva evidenziato – secondo la Procura – un forte condizionamento del mercato degli agrumi di Acireale da parte del clan Laudani.
Un controllo che, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe ostacolato la normale concorrenza e alterato la dinamica imprenditoriale del territorio.
Le indagini proseguono per ricostruire l’intero patrimonio e le attività economiche ritenute al servizio del gruppo criminale.



