Bronte, contrasto al lavoro nero e all’impiego di manodopera irregolare: sanzioni per oltre 20mila euro

Bronte, contrasto al lavoro nero e all’impiego di manodopera irregolare: sanzioni per oltre 20mila euro

BRONTE – Controlli dei carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro per contrastare il lavoro nero e all’impiego di manodopera irregolare a Bronte.

Controlli a Bronte per contrastare il lavoro “nero”

L’attività conferma la costante presenza dell’Arma, nel contrasto all’illegalità in tutte le sue forme. Un grande impegno portato avanti, oltre che con il controllo del territorio e il pronto intervento, anche con reparti specializzati come i Nuclei Ispettorato del Lavoro, istituiti a livello provinciale.

Nel dettaglio, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli sul fenomeno dell’impiego di manodopera senza regolare contratto di assunzione, la compagnia carabinieri di Randazzo di concerto con personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, all’interno del quale opera il NIL dei carabinieri, ha effettuato alcune attività ispettive nel comune di Bronte.

Gli accertamenti

Nel corso dei controlli, è emerso che il titolare di una ditta di Bronte, un 51enne del posto, si è reso responsabile per omessa sorveglianza sanitaria in favore dei lavoratori dipendenti, che corrisponde a quell’insieme di protocolli medici necessari a tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Per questo motivo l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria.

Effettuate simili verifiche ance in un’altra ditta con sede a Bronte. Qui il titolare, un 48enne, ha omesso la formazione dei dipendenti sui rischi connessi all’attività lavorativa svolta. Pertanto, l’uomo è stato denunciato, e l’azienda sospesa, anche per la presenza, al momento dell’ispezione, di due lavoratori entrambi impiegati “in nero“.

Risultate irregolari 4 aziende su 5

Al termine dei controlli 4 aziende su 5 sono risultate irregolari. Dalle verifiche sulla posizione degli 11 lavoratori è emerso che 7 erano impiegati “in nero”. Contestate complessivamente sanzioni amministrative per un totale di 20.050 euro ed elevate ammende di 7.184 euro.

Questa attività di controllo ha permesso di recuperare contributi INPS/INAIL non versati, pari a 8mila euro. Inoltre, tutti i datori di lavoro, per i quali è stato accertato l’impiego di manodopera “in nero”, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per violazioni della normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro.