SICILIA – Il governo Schifani ha approvato, tramite l’Assessorato regionale delle Infrastrutture, mobilità e trasporti, il finanziamento di 41 cantieri in tutte le province della Sicilia. Il provvedimento fa parte del piano di manutenzione straordinaria della rete di strade provinciali, previsto dalla manovra ter, e potrà contare su un finanziamento di oltre 54,9 milioni di euro.
Strade provinciali in Sicilia, Schifani: “Garantire una rete efficiente”
“Questi investimenti rappresentano un passaggio fondamentale per garantire ai siciliani una rete stradale efficiente e all’altezza delle esigenze di mobilità contemporanea – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – il nostro approccio è pragmatico: meno annunci e più cantieri aperti. Abbiamo voluto dare priorità a progetti già pronti per partire, che possano tradursi rapidamente in benefici tangibili per chi ogni giorno percorre queste arterie. Il criterio di ripartizione adottato assicura che nessuna area resti indietro: puntiamo a un’Isola in cui ogni provincia possa contare su collegamenti adeguati e funzionali alla crescita del proprio territorio”.
A fare da eco è anche l’assessore regionale delle infrastrutture, Alessandro Aricò, che ha dichiarato:
“Con questo piano interveniamo in modo concreto sulla sicurezza delle strade provinciali, molte delle quali da anni attendono lavori di manutenzione. Si tratta di risorse che permetteranno di aprire cantieri in tempi rapidi e di migliorare la viabilità in tutte le province, senza squilibri territoriali. L’obiettivo del governo Schifani è restituire ai cittadini infrastrutture più sicure e moderne, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo dei collegamenti interni e la crescita economica dei territori”.
La distribuzione dei fondi sul territorio regionale
La spartizione delle risorse messe in campo è avvenuta tra le nove province siciliane, seguendo criteri oggettivi e garantendo una distribuzione equilibrata sull’intero territorio regionale. I parametri adoperati tengono, infatti, conto da una parte la popolazione residente e dall’altra l’estensione della rete stradale di competenza.



