Al Liceo “Regina Elena” di Acireale si conclude il progetto “Letteratura e nonviolenza” dialogando con Simona Lo Iacono sul suo ultimo libro

Al Liceo “Regina Elena” di Acireale si conclude il progetto “Letteratura e nonviolenza” dialogando con Simona Lo Iacono sul suo ultimo libro

ACIREALE – Sabato, 8 novembre 2025, presso il Liceo “Regina Elena” di Acireale, a conclusione del progetto Letteratura e nonviolenza, svoltosi per il quarto anno consecutivo con il pieno sostegno del Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti, le ragazze e i ragazzi di 18 classi (o parti di classi) del biennio e del triennio, insieme a una folta e coesa squadra di docenti che ha guidato il loro lavoro, hanno vissuto un momento di intensa spiritualità dialogando con la scrittrice Simona Lo Iacono intorno al suo ultimo libro Virdimura.

Hanno rivolto all’autrice domande o condiviso con lei e con il resto del pubblico riflessioni suscitate dalla lettura, hanno ascoltato con viva partecipazione e intensa concentrazione, hanno infine espresso la propria gratitudine per l’arricchimento ricevuto e derivato innanzitutto dal confronto con lo spessore intellettuale e morale di Lo Iacono, unito a una straordinaria capacità di toccare con le parole e le considerazioni mai banali il cuore di chi l’ascolta.

Nelle ore dell’incontro, il cui punto cardine è stato in primo luogo il piacere di raccontare e raccontarsi, le vicende della protagonista del libro, ma anche dei suoi personaggi secondari, le esperienze personali dell’autrice, ma anche del pubblico, si sono confrontate, rispecchiate e contaminate per focalizzarsi su alcune fondamentali questioni esistenziali: il senso della vita verso la cui ricerca l’arte narrativa di Simona Lo Iacono vuole essere da sprone; la medicina come esercizio di compassione, opera di ricomposizione dell’intero e dell’armonia fra corpo e anima; la fragilità e l’ “imperfezione” come strumenti efficacissimi di conoscenza e interpretazione del reale; il rispetto per la vita in tutte le sue manifestazioni, quelle dei corpi sani, come, e ancor più, quelle dei corpi malati e, infine, l’apertura alla relazione con l’altro e la capacità di “decentrarsi”, quale unico possibile percorso esistenziale di liberazione, poiché, come ha sottolineato Simona Lo Iacono, la vera prigionia è quella interiore e può accadere di essere più liberi dentro le mura di un carcere che fuori di esse.

Durante la ricreazione la scrittrice è stata ospite delle alunne e degli alunni speciali della cucina didattica “Papa Francesco” e la mattinata scolastica si è conclusa lasciando in tutte e tutti il senso dell’intensità e piacevolezza del tempo trascorso insieme.