CATANIA – Ieri mattina, trentennale dell’uccisione dell’Avvocato Serafino Famà, vittima della violenza mafiosa che lo colpì il 9 novembre 1995, si è svolta la cerimonia di intitolazione alla sua memoria di un piazzale sito tra viale Raffaello Sanzio e via Oliveto Scammacca, in prossimità del luogo dell’omicidio.
Il Liceo classico “N. Spedalieri”è stato il Liceo in cui il compianto avvocato si diplomò e nel tempo ha contribuito a mantenerne viva la memoria, collaborando da vari anni con la Camera Penale tramite progettualità dirette alle classi.
Il ricordo di Serafino Famà
Durante la cerimonia, la figlia del compianto avvocato, Flavia Famà, insieme al Presidente della Camera Penale di Catania, avv. Francesco Antille ed all’avv. Vanessa De Santis, hanno consegnato il premio “Serafino Famà” ai vincitori del bando di concorso rivolto al liceo classico “N. Spedalieri”.
Alunne ed alunni del Liceo “Spedalieri” hanno prodotto vari elaborati saggistici, poesie e disegni ispirati all’opera dell’Avvocato, dando prova di sensibilità umana e culturale e di valida attenzione all’impegno per il contrasto alla mafia, riscuotendo l’ammirazione dei convenuti e alimentando la speranza nelle nuove generazioni come protagoniste del miglioramento della società.
Gli ospiti intervenuti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, del Tribunale, della Prefettura, delle Forze dell’Ordine, del Terzo settore catanese e di “Libera” nazionale, hanno composto una visione dell’operato di Serafino Famà e dei conseguenti debiti contratti dalla città di Catania e dalla giustizia a livello nazionale per la loro crescita civile: e per come commentato dagli organizzatori, i lavori dei giovani, emozionati e felici al contempo, hanno saputo rendere conto di tutto ciò e fatto validamente riflettere sull’eredità che L’Avvocato ha lasciato.
Una mattina da ricordare, che conferma come il Liceo “Spedalieri” dietro la spinta della Dirigente Scolastica V. B. Ciraldo, riesca a offrire alle classi opportunità di educazione di alto valore civico che contribuiscono, insieme all’educazione culturale, a costruire futuri cittadini attenti alla giustizia sociale.






