“Franco Battiato. Il lungo viaggio”: iniziano le riprese del film che svela l’anima nascosta del maestro siciliano

“Franco Battiato. Il lungo viaggio”: iniziano le riprese del film che svela l’anima nascosta del maestro siciliano

SICILIA – Le “pieghe più nascoste dell’animo di un grande cantautore che, con il suo mix di ironia e spiritualità, ha scritto alcune delle più significative pagine della musica italiana, cambiandone profondamente le atmosfere e le percezioni”. È questo l’obiettivo del tv movieFranco Battiato. Il lungo viaggio“, come viene spiegato nella nota di presentazione del progetto.

“Franco Battiato. Il lungo viaggio”: le riprese

La regia è affidata a Renato De Maria, mentre la sceneggiatura porta la firma di Monica Rametta. A interpretare Battiato sullo schermo sarà Dario Aita. Le riprese sono partite a Milano e si concluderanno in Sicilia il 24 novembre. Il biopic, coprodotto da Rai Fiction e Casta Diva Pictures, prende avvio proprio dall’isola dove l’artista è nato.

Secondo la sinossi, Battiato è “bambino curioso e affamato di vita“, legato da un rapporto profondo e quasi esclusivo con la madre Grazia, interpretata da Simona Malato, e segnato invece da una relazione difficile con il padre. È in quella fase che sboccia l’amore per la musica. Negli anni Settanta si trasferisce a Milano per inseguire il sogno artistico, entrando nella scena culturale della città. Qui incontra Fleur Jaeggy (Elena Radonicich), amica e musa, primo di una serie di rapporti fondamentali per la sua crescita creativa e interiore.

La crisi esistenziale di Battiato 

Dopo gli album desordio, segnati da una forte sperimentazione, Battiato si avvicina alla musica commerciale e diventa autore di testi destinati a lasciare il segno, lanciando artiste come Alice e Giuni Russo. Parallelamente, dentro di lui si agita una profonda inquietudine: una crisi esistenziale che rappresenta il punto di svolta dell’uomo e del musicista. L’incontro con la filosofia di Gurdjieff e con nuovi maestri apre un percorso spirituale radicale che segnerà per sempre la sua opera.

La consacrazione arriva con l’album “La voce del padrone“, insieme a importanti collaborazioni, “ma lui non smette di cercare qualcosa di più alto del successo – si sottolinea –. Il rapporto con la Sicilia resta un punto fermo, la sua casa e il suo rifugio. La sua vita e la sua musica diventano un viaggio continuo verso un altrove”.