Catania celebra il 4 novembre: il Prefetto Signoriello richiama al valore della memoria per evitare la guerra

Catania celebra il 4 novembre: il Prefetto Signoriello richiama al valore della memoria per evitare la guerra

CATANIA – Catania ha celebrato il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate con una cerimonia sobria e partecipata in piazza Università. L’iniziativa, organizzata dalla Prefettura, ha riunito autorità civili, militari e religiose, rappresentanti delle istituzioni, associazioni d’arma e studenti di diversi istituti cittadini.

La commemorazione è iniziata con l’alzabandiera, reso quest’anno più suggestivo dallo srotolamento di un grande Tricolore dalla facciata di Palazzo San Giuliano da parte dei Vigili del Fuoco, che si sommato alla cerimonia a terra. Subito dopo sono stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa da due studenti di due scuole etnee. L’orchestra dell’Istituto “Musco” di Librino e il coro dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato hanno accompagnato la cerimonia.

Nel suo intervento, il prefetto Pietro Signoriello ha ringraziato le Forze Armate “per tutto quello che ogni giorno fate per assicurare la vostra importante missione istituzionale, all’interno come all’esterno del territorio nazionale”. Ha poi esteso il ringraziamento alle Forze di polizia, ai Vigili del fuoco, al personale sanitario e al volontariato, ricordando che “tutti insieme rappresentiamo uno spaccato della nostra Repubblica che oggi festeggia la propria unità nazionale”.

Il Prefetto ha ricordato che il 4 novembre segna la fine della Prima guerra mondiale, con l’armistizio di Villa Giusti del 1918 e la battaglia di Vittorio Veneto. “Oggi celebriamo gli avvenimenti che condussero al completamento dell’Unità d’Italia ricordando e ringraziando tutti coloro che hanno sacrificato la vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere”, ha detto.

Rivolgendosi agli studenti, Signoriello ha spiegato che “commemorare significa ricordare insieme. Il ricordo del singolo non è commemorazione. Solo ricordando insieme la memoria diventa più forte e capace di passare da generazione a generazione”.

Ha poi citato l’articolo 11 della Costituzione, ricordando che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. E ha aggiunto che, di fronte al ritorno della guerra “più brutale che mai anche nel cuore dell’Europa”, è necessario “proseguire la via della costruzione di relazioni internazionali di reciproco rispetto e aiuto”.

“La memoria è un’arma potente per evitare di ripetere gli stessi errori del passato”, ha continuato. “L’odio produce odio e il sangue porta solo altro sangue. Siamo tutti chiamati a operare per garantire un futuro di dialogo e di pace”.

Signoriello ha infine invitato a non abituarsi alla violenza: “Non abituiamoci mai alle immagini di distruzione e di morte che ogni giorno entrano nelle nostre case. Occorre vigilare ed essere cittadini attivi, rifuggendo l’indifferenza che non aiuta la coscienza collettiva e rende complici”.

La cerimonia si è chiusa con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti. Catania ha così rinnovato il proprio tributo a chi ha servito il Paese e riaffermato, con le parole del Prefetto, l’impegno comune a custodire la memoria come fondamento di unità e di pace in questo momento storico particolarmente difficile.